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12:28 pm, 24 Ottobre 23 calendario

Dal canone Rai al cuneo fiscale e a Quota 104 con penalizzazioni: tutte le novità. Stop all’Iva agevolata per gli assorbenti, aumentano le sigarette e i prodotti per l’infanzia

Di: Redazione Metronews
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Dal canone Rai che cala a 70 euro al taglio del cuneo fiscale al bonus asili nido che sale con un fratello under 10 nella manovra 2024. E ancora: quota 104 con penalizzazioni, il Fondo sanitario nazionale che viene incrementato di 3 miliardi per il 2024 e il giro di vite per contrastare l’evasione fiscale per le colf tra le misure presenti nella bozza dell’articolato della legge di Bilancio visionato dall’Adnkronos.

Canone Rai

Il canone Rai viene ridotto a 70 euro per il 2024.“Per il miglioramento della qualità del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale su tutto il territorio nazionale, nell’ambito delle iniziative previste dal contratto di servizio nazionale tra la Rai-Radiotelevisione italiana e il ministero delle Imprese e del made in Italy di ammodernamento, sviluppo e gestione infrastrutturale delle reti e delle piattaforme distributive, nonché di realizzazione delle produzione interne, radiotelevisive e multimediali, è riconosciuto alla società un contributo pari a 430 milioni di euro per l’anno 2024”, si aggiunge nel testo della bozza della manovra.

Spunta quota 104 con penalizzazioni

Arriva quota 104 come misura di flessibilità in uscita per il 2024, con pensione anticipata a 63 anni e 41 di contributi. E’ questa una della novità della legge di bilancio, che prevede tuttavia una decurtazione per gli anni di versamento contributivo precedenti al 1996, con un ricalcolo contributivo. Chi ha i requisiti per Quota 104 e sceglie di non andare in pensione potrà usufruire del cosiddetto ‘bonus Maroni’, riconfermato anche per il 2024, con la quota di contributi previdenziali a carico del lavoratore che confluiranno in busta paga. Altra novità sul fronte pensionistico, l’estensione della durata delle finestre: passano da 3 a 6 mesi per il settore privato e da 6 a 9 nel pubblico.

Taglio cuneo fiscale solo per 2024

Taglio del cuneo fiscale rifinanziato solo per il 2024. “In via eccezionale, – si legge nel provvedimento – per i periodi di paga dal primo gennaio al 31 dicembre 2024, per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto, un esonero, senza effetti sul rateo di tredicesima, sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 6 punti percentuali a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. L’esonero è incrementato, senza effetti sul rateo di tredicesima, di un ulteriore punto percentuale con retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non superiore all’importo mensile di 1.923 euro, maggiorato del rateo di tredicesima”.

Per la sanità +3 miliardi nel 2024, +4 miliardi nel 2025 e +4,2 dal 2026

Come annunciato nei giorni scorsi dal premier Giorgia Meloni, il Fondo sanitario nazionale viene incrementato di 3 miliardi per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi a decorrere dal 2026. Quanto messo a disposizione verrà utilizzato anche per il rinnovo dei contratti di settore e l’accordo collettivo nazionale (Ccnl e Acn) – si elenca nel documento – per l’incremento della tariffa oraria dei medici, la rideterminazione dei tetti della spesa farmaceutica, le modifiche alle modalità di distribuzione dei medicinali, le misure per l’abbattimento delle liste d’attesa, definite come priorità da Meloni.

E ancora: l’aggiornamento del tetto di spesa per gli acquisti di prestazioni sanitarie da privati, il finanziamento per aggiornamento dei Lea, ulteriori misure in materia di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e dell’assistenza territoriale e funzionamento dell’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà.

Sale bonus nido bebè con fratello under 10

Sale il bonus asilo nido per i bebè nati il prossimo anno con fratelli under 10. Ai nati a decorrere dal primo gennaio 2024, per i nuclei familiari con Isee fino a 40.000 euro con almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni, l’incremento del buono asili nido è elevato a 2.100 euro, si legge nella bozza. A questo scopo l’autorizzazione di spesa è incrementata di 240 milioni di euro per l’anno 2024, 254 milioni di euro per l’anno 2025, 300 milioni di euro per l’anno 2026, 302 milioni di euro per l’anno 2027, 304 milioni di euro per l’anno 2028 e 306 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2029.

Bonus elettrico, spesa massima 400 milioni in 2024

Via libera in manovra a una spesa massima di 400 milioni di euro per l’anno 2024 per il contributo straordinario per il bonus elettrico al momento riconosciuto anche per il trimestre gennaio-marzo del prossimo anno.

615 milioni alla carta Dedicata a te e al fondo indigenti

Ammontano a 615 mln gli stanziamenti in manovra per il 2024 per la carta ‘Dedicata a te’ (600 milioni) ed il Fondo indigenti (15 milioni). È quanto si legge in una bozza dell’ articolato della Legge di Bilancio visionato dall’Adnkronos.

Mutui prima casa, altri 282 milioni nel 2024

Al Fondo di garanzia per la prima casa sono assegnati ulteriori 282 milioni di euro per l’anno 2024 emerge da una bozza dell’articolato.

Giorgia Meloni

Sale l’Iva sui prodotti per l’infanzia

Sale dal 5 al 10% l’Iva sui prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile. Tra i prodotti per l’infanzia il testo specifica: «latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei lattanti, estratti di malto; preparazioni per l’alimentazione dei fanciulli, per usi dietetici o di cucina, a base di farine, semolini, amidi, fecole o estratti di malto». Mentre sul versante del’igiene intima femminile il documento cita: «prodotti assorbenti, tamponi destinati alla protezione dell’igiene femminile e coppette mestruali».

Stop all’Iva agevolata per gli assorbenti

Stop all’Iva al 5% sugli assorbenti femminili. Lo prevede una bozza del ddl Bilancio che sopprime i prodotti per la protezione dell’igiene femminile compostabili o lavabili e le coppette mestruali dalla lista dei beni per i quali è prevista l’imposta agevolata.

Aumentano le sigarette

Sarà un aumento di circa 10 centesimi a pacchetto quello che interesserà le sigarette tradizionali e il tabacco riscaldato. Stando alla bozza in circolazione, infatti, la legge di bilancio interviene con degli aggiustamenti sull’impianto di riforma della tassazione dei tabacchi lavorati definito nella manovra dello scorso anno. In particolare, un pacchetto di bionde si stima costerà fra i 10 e i 12 centesimi di euro in più. Mentre per il trinciato l’impatto potrebbe essere superiore: circa trenta centesimi per busta. La manovra interviene anche sulla tassazione del tabacco riscaldato: da un lato confermando gli aumenti previsti nel 2024 e 2025 e, dall’altro, incrementandoli di un ulteriore punto percentuale nel 2026. L’impatto per i consumatori si stima potrà essere di 10 centesimi in più a pacchetto. Infine, anche per le e-cig si adotterà una logica di tassazione pluriennale con aumenti dell’1% l’anno per il 2025 e il 2026 per i liquidi sia con nicotina che senza.

Contributi colf, giro di vite

C’è anche il giro di vite per contrastare l’evasione fiscale per le colf nella bozza del ddl Bilancio. Al fine di contrastare l’evasione nel settore del lavoro domestico, l’Agenzia delle entrate e l’Inps realizzano la piena interoperabilità delle banche dati per lo scambio e l’analisi dei dati, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali avanzate, si legge nella bozza. Per favorire l’adempimento spontaneo, l’Agenzia delle entrate mette a disposizione del contribuente i dati e le informazioni acquisiti e li utilizza altresì per la predisposizione della dichiarazione precompilata e per la segnalazione al contribuente di eventuali anomalie. L’Agenzia delle entrate e l’Istituto nazionale della previdenza sociale effettuano attività di analisi del rischio e controlli sui dati retributivi e contributivi, anche comunicati in fase di assunzione, e realizzano interventi volti alla corretta ricostruzione della posizione reddituale e contributiva dei lavoratori domestici, con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.

24 Ottobre 2023
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