Musica Roma
7:45 pm, 23 Ottobre 23 calendario

Al Roma Jazz Festival 2023 la “transizione” musicale

Di: Redazione Metronews
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MUSICA Torna il Roma Jazz Festival, 47esima edizione, che dal 2 al 26 novembre animerà la Capitale con 23 concerti fra l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, la Casa del jazz e il Monk Roma.

In cartellone, maestri come John Scofield e gli Yellowjackets, musicisti come Avishai Coen e MonoNeon, la voce dell’America Black Judith Hill (nella foto), lo spiritualismo di Nduduzo Makhathini, il “persian chamber jazz” di Eishan Ensemble e l’art pop dal sapore nordeuropeo di Jan Bang&Eivind Aarset Trio.

E ancora: l’avanguardia femminile di Anaïs Drago, Ilaria Capalbo e Cecilia Sanchietti e le esplorazioni rock di Vincent Peraini o di Francesco Bearzatti. Le fiabe jazz per i più piccoli e il gran finale con un trio d’eccezione guidato da Shabaka Hutchings. Sono questi alcuni dei momenti di un vortice di suoni e ritmi di ogni genere, da ogni parte del mondo, che si espanderà per un mese intero, per aggiornare la cartografia del jazz e indagare le tracce seminali della scena che verrà.

Il Roma Jazz Festival 2023 ruota sul concetto di “transizione”

Sempre in sintonia con le tematiche che segnano il presente il Roma Jazz Festival 2023 ruota intorno al concetto di “transizione”.

«In un mondo dove la transizione ecologica, tecnologica, economica e sociale, rappresenta una delle principali priorità, la musica jazz, sempre attenta ai cambiamenti, non poteva che generare una ulteriore transizione stilistica – commenta il direttore artistico Mario Ciampa -. Oggi, la linea di demarcazione tra jazz, musica elettronica, musica contemporanea, musica popolare, rap o pop è diventata sempre più sottile e sfumata. Gli artisti dell’avanguardia contemporanea stanno creando una fusione unica in costante divenire che sfida le convenzioni e non ha paura di evolvere verso qualcosa di nuovo. Il jazz contemporaneo è diventato un terreno fertile per l’esplorazione e l’espressione individuale, permettendo agli artisti di spingersi al limite delle loro abilità e di farsi portavoce di un messaggio di condivisione, integrazione e libertà».

Il programma del Roma Jazz Festival al via  con John Scofield

Per quanto riguarda il programma: il festival si apre il 2 novembre all’Auditorium Parco della Musica con il chitarrista John Scofield in trio con Vicente Archer al basso e Bill Stewart alla batteria per presentare live alcuni brani di Uncle John’s Band, il nuovo album appena uscito, insieme a un repertorio di grandi classici del jazz, del rock e del blues.

Il 3 novembre sarà il giorno di Avishai Cohen

Il giorno seguente, il 3 novembre, sempre in Auditorium, arriva al festival un esponente del jazz contemporaneo, il bassista e compositore Avishai Cohen, per molti anni al fianco di Chick Corea: anche lui in trio, in cui spicca la batterista Roni Kaspi, per un concerto che ruota intorno a uno dei suoi ultimi album, Shifting Sands, un lavoro nato nella sua Gerusalemme durante la pandemia.

Judith Hill al Roma Jazz Festival 2023

Fra gli appuntamenti più attesi di questa edizione del Roma Jazz Festival c’è sicuramente, il 4 novembre, il concerto della cantante e chitarrista californiana Judith Hill, “voce stellare e potente” come ha scritto Rolling Stone. Artista che ha iniziato la sua carriera come corista di Stevie Wonder e Michael Jackson prima di farsi produrre il suo primo album nientemeno che da Prince, Judith Hill porta sul palco quell’esplosivo mix di soul “vecchia scuola”, funky psichedelico, rock-blues e jazz che contraddistingue il suo ultimo album. La data romana in Auditorium è una tappa di un tour mondiale che anticipa il nuovo disco di prossima uscita, da cui è estratto il suo recente singolo Runaway Train, un brano in cui la cantante fa un primo bilancio della propria vita e del proprio percorso artistico, fra scelte difficili e svolte liberatorie.

Tornano le Fiabe Jazz con Kappuccetto Rosso e Cenerentola Rock

Dopo la scorsa edizione, tornano al Festival i concerti dedicati ai più piccoli: Fiabe Jazz è un format/spettacolo di teatro e Musica di Teatro Popolare d’Arte che rilegge alcune delle fiabe più celebri al ritmo di jazz. Due gli appuntamenti mattutini in Auditorium, il 5 novembre con Kappuccetto Rosso e il 18 novembre con Cenerentola Rock.

Il jazz dei più giovani con la Campus Orchestra di Massimo Nunzi

A completare il quadro della programmazione pensata per le bambine e i bambini, il concerto della Jazz Campus Orchestra, ensemble di giovanissimi talenti diretto da Massimo Nunzi il 12 novembre in Auditorium con replica il 19 novembre al Monk: Piccola storia del jazz tascabile per ragazze e ragazzi è un viaggio nella storia del jazz, fra il racconto di aneddoti e l’esecuzione dei brani più celebri dei maestri, da Louis Armstrong a Duke Ellington, da Dizzy Gillespie a Charlie Parker e John Coltrane.

Vincent Perraini e il suo progetto sulla figura del Jocker

La figura del Jocker – divenuta popolare grazie a Batman ma che in realtà ha origine nelle corti medievali – come archetipo di identità camaelontica è invece al centro del progetto in “Trio” di Vincent Peraini, fisarmonicista francese: il 5 novembre in Auditorium presenta al festival il suo ultimo lavoro Jockers, un tripudio di jazz/rock dallo spirito indie, arricchito da effetti elettronici, in cui la formazione celebra figure come Jeff Buckley, Led Zeppelin, Trent Reznor e, addirittura, Marilyn Manson.

MonoNeon sul palco del Monk

Ultimo dei tre appuntamenti del 5 novembre, il live al Monk di MonoNeon, artista/icona che ha fatto dell’eclettismo la propria cifra stilistica: avant-garde e southern soul, funk e campionamenti, suoni atonali e voci distorte polifoniche, sono soltanto alcuni dei territori esplorati dell’ artista (ben 25 album in 10 anni!), apprezzato anche per i suoi look ispirati al dadaismo e per il suo basso capovolto suonato con la sinistra.

Le radici zulu di Nduduzo Makhathini e il Carlsson Kotaca Trio

Dal Monk si torna in Auditorium Parco della Musica con il concerto del 9 novembre, quello del pianista sudafricano Nduduzo Makhathini, musicista impegnato nella diffusione del messaggio artistico del suo Paese. La sua musica, cosmica e ancestrale, è un concentrato di spiritualità e amore per le radici del popolo zulu, un insieme di mistica contemporaneità, tradizioni religiose, cantilene ed esperienze emotive, come dimostra il suo ultimo album In The Spirit of Ntu, un disco che celebra l’unità dell’Essere in stretta comunione con la Natura.

Legato alle radici ma di tutt’altra provenienza geografica è il Carlsson Kotaca Trio, formazione composta da musicisti provenienti dalla Svezia, dalla Repubblica Ceca e dalla Slovacchia che il 10 novembre alla Casa del Jazz propone al pubblico del festival un’originale rivisitazione in chiave jazz, con decise incursioni elettroniche, dei canti popolari del nord e dell’est Europa.

Roma Jazz Festival ospita gli Yellowjackets

L’11 novembre in Auditorium la 47esima edizione del Roma Jazz Festival tocca un altro dei suoi momenti culminanti con il concerto degli Yellowjackets, una band che, in oltre 40 anni di carriera alle spalle ha scritto la storia della fusion e del jazz elettroacustico. La formazione statunitense ha da poco pubblicato l’ultimo album Parallel Motion, un ritratto in technicolor di una band in vibrante comunione creativa che non mostra segni di un’imminente crisi di mezza età.

Il programma completo è consultabile qui.

23 Ottobre 2023
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