Vendere un immobile: i 5 passi da compiere

Dall’appartamento ricevuto in eredità a una vecchia casa per le vacanze che non si utilizza più, fino a vere e proprie scelte di investimento, sono numerose le situazioni che possono spingere a vendere un immobile di proprietà.
Per molti non si tratta certo di un’operazione effettuata di frequente. Al contrario, è un qualcosa che può avvenire una o due volte nell’arco di tutta la vita. Proprio per questo motivo, capire come muoversi e quali passaggi affrontare è di fondamentale importanza.
A cominciare dalla corretta valutazione immobile, la quale può essere effettuata, in un primo momento, anche online, fino al rogito, vediamo insieme come affrontare senza errori la vendita di un appartamento o di qualsiasi altro tipo di immobile.
1. La valutazione del valore dell’immobile
Nel momento in cui si decide di mettere in vendita un immobile, è importante sapere qual è il suo valore di mercato.
Questo dato consente sia di non sottostimarlo, vendendo magari la casa a un prezzo più basso del dovuto, sia di non costruirsi castelli in aria, pensando di ottenere un guadagno maggiore di quello reale. Effettuando la valutazione preventiva dell’immobile, si potrà individuare più facilmente il giusto prezzo.
Per farsi un’idea iniziale, è possibile utilizzare una piattaforma di valutazione immobiliare online, la quale, utilizzando una forma di Intelligenza Artificiale basata sulla regressione statistica, può fornire una stima abbastanza corretta circa il valore dell’immobile. In particolare, questi sistemi partono dalle caratteristiche dell’immobile – tipologia, metratura, zona, planimetria, ecc. – e li comparano con quelli di un elevato numero di transazioni reali, ricavando un valore medio.
Il passaggio successivo consiste naturalmente nel rivolgersi a un esperto. Recandosi sul posto, analizzando lo stato dell’immobile e tutte le caratteristiche più nel dettaglio, il professionista sarà in grado di effettuare una valutazione ancora più accurata.
2. Decidere se effettuare qualche intervento di restauro o manutenzione
Nel caso in cui l’immobile non fosse di nuova costruzione e fosse già stato usato, per aumentare le possibilità di trovare rapidamente un compratore potrebbe risultare utile effettuare qualche intervento di recupero o di manutenzione.
Questo passaggio consentirebbe inoltre di aumentarne il valore e consentirebbe di ottenere un guadagno superiore.
Tra gli interventi che possono essere effettuati rientrano ad esempio quelli destinati al risanamento conservativo e all’efficientamento energetico.
3. Preparare tutta la documentazione necessaria
Per mettere in vendita un immobile, è necessario disporre di una serie di certificazioni e attestati che riportino informazioni sull’immobile e sul proprietario. La loro assenza potrebbe causare ritardi nella compravendita o problemi di varia natura.
I documenti necessari sono:
- l’APE o Attestato di Prestazione Energetica, il quale ha durata di 10 anni e può essere rilasciato da un tecnico abilitato;
- la planimetria catastale, disponibile presso il catasto, la quale deve corrispondere allo stato attuale dell’immobile;
- l’atto di provenienza dell’immobile, volto a certificare il reale possesso dell’immobile messo in vendita;
- la visura ipotecaria, necessaria per sapere se sull’immobile gravano ipoteche, decreti ingiuntivi o pignoramenti.
Oltre a questi, è necessario preparare tutti i documenti attestanti la regolarità sia dell’immobile sia degli impianti, nonché quelli del proprietario, ossia carta di identità, codice fiscale, certificato di residenza e, se necessario, permesso di soggiorno.
4. Mettere in vendita l’immobile
La vendita dell’immobile può essere effettuata privatamente o tramite agenzia immobiliare. Mentre nel secondo caso, penseranno a tutto gli agenti immobiliari, nel primo sarà compito del proprietario fotografare l’immobile e mettere degli annunci su giornali locali oppure online.
5. L’atto di compravendita
Nel momento in cui qualcuno si dimostra interessato ad acquistare l’immobile, si apre una trattativa, alla quale seguiranno, se tutto andrà per il meglio, compromesso e rogito, i quali dovranno essere formalizzati da un notaio.
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