Ue, Michel convoca un vertice straordinario sul Medio Oriente

Vertice straordinario in video conferenza per i leader Ue martedì alle 17.30 sulla crisi in Medio Oriente. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che nella lettera di invito ai capi di Stato e di governo, sottolinea che «questo conflitto ha molte conseguenze, anche per noi dell’Unione Europea».
Michel: «Gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente»
«I brutali attacchi terroristici di Hamas contro Israele di sabato scorso hanno causato la tragica perdita di oltre mille civili israeliani innocenti. Gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente e senza alcuna precondizione. Non c’è giustificazione per il terrore – scrive il presidente del Consiglio europeo -. Siamo pienamente solidali con il popolo di Israele e con le vittime degli attacchi terroristici. Israele ha il diritto di difendersi nel pieno rispetto del diritto internazionale, in particolare del diritto umanitario internazionale».
Il presidente del Consiglio europeo sottolinea poi che «le tragiche scene che si susseguono nella Striscia di Gaza a causa dell’assedio e della mancanza di beni di prima necessità, unite alla distruzione causata da ingenti bombardamenti, stanno facendo scattare un campanello d’allarme nella comunità internazionale».
«Importante definire una posizione comune»
Nell’annunciare la convocazione del vertice straordinario, Michel afferma che «è della massima importanza che il Consiglio europeo, in linea con i Trattati e i nostri valori, definisca la nostra posizione comune e stabilisca una chiara linea d’azione unitaria che rifletta la complessità della situazione in corso».
Le tre linee d’azione indicate da Michel
Il presidente del Consiglio Ue indica tre linee d’azione: «Primo, l’Unione deve adoperarsi per fornire assistenza umanitaria ed evitare un’escalation regionale del conflitto e qualsiasi violazione del diritto umanitario. In secondo luogo, è fondamentale un forte impegno con gli attori regionali, che sono i più colpiti dal conflitto e possono svolgere un ruolo efficace. Non dovremmo mai perdere di vista l’importanza di ricercare una pace duratura e sostenibile basata su una soluzione a due Stati attraverso un rinvigorimento degli sforzi nel processo di pace in Medio Oriente. In terzo luogo, il conflitto potrebbe avere importanti conseguenze sulla sicurezza delle nostre società. Se non stiamo attenti, può potenzialmente esacerbare le tensioni tra le comunità e alimentare l’estremismo».
«Insieme per fronteggiare il rischio di migrazioni verso i Paesi vicini»
Inoltre Michel sottolinea che a causa del conflitto in Medio Oriente «c’è un grande rischio di migrazioni e di movimenti di un gran numero di persone verso i Paesi vicini che hanno già un numero significativo di rifugiati sul loro territorio. Se non gestito con attenzione, c’è il rischio di ondate migratorie verso l’Europa. È indispensabile affrontare insieme tutte queste sfide. La nostra unità è la nostra forza».
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