Roma
7:12 pm, 11 Ottobre 23 calendario
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Expo, Gualtieri: «Per Roma prioritari diritti umani e inclusione»

Di: Redazione Metronews
Expo 2030
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Corsa finale del sindaco Gualtieri a Parigi per sostenere la Capitale per l’Expo 2030, prima del voto di novembre: «Al centro della candidatura di Roma ci sono i diritti umani e l’inclusione». Al fianco del primo cittadino, in missione a Parigi proprio per promuovere la Capitale davanti al Bie, anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella e l’etoile Roberto Bolle.

Expo, Gualtieri: «Per Roma prioritari diritti umani e inclusione»

La candidatura di Roma e dell’Italia per Expo 2030 «si fonda sulla convinzione che, nel momento in cui ci sforziamo di trovare soluzioni a sfide epocali come il cambiamento climatico, i conflitti e le disuguaglianze, è essenziale ricordare e fare sempre riferimento ai principi e ai valori della democrazia, dei diritti umani, della tolleranza e dell’inclusione».

Ed «Expo 2030 dovrebbe anche essere una celebrazione dei valori del Bie. Mentre valutate quale sia la città migliore per ospitare l’esposizione, vi chiedo di considerare attentamente quale candidato incarni e preservi meglio quei valori che, come membri del Bie e come esseri umani, ci sono cari». Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenendo al forum a Palais Brongniart a Parigi per l’evento “People and territories” a sostegno della candidatura della Capitale.

«Il nostro progetto – ha aggiunto Gualtieri – ha questi valori al centro: inclusione è una delle nostre parole chiave. Significa che la nostra Esposizione non solo accetterà, ma celebrerà anche la diversità. Perché sarà davvero universale. Tutti saranno sinceramente e realmente benvenuti, indipendentemente dal loro sesso, da come si vestono, da cosa mangiano e bevono, dalla loro religione e dalle loro convinzioni».

La sostenibilità tra gli obiettivi principali

Il sindaco poi ha ricordato: «L’anno 2030 segnerà una tappa fondamentale nella ricerca di un mondo migliore da parte dell’umanità. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite saranno in scadenza. Il 2030 sarà un momento di bilancio e di riflessione. La sostenibilità e il rapporto tra Popoli e Territori saranno temi ancora più urgenti e preoccupanti di oggi. Crediamo che l’Expo 2030 rappresenti un’opportunità unica per tutti noi di affrontare insieme questi temi, così cruciali per il futuro dei nostri figli e nipoti».

In conclusione Gualtieri ha sottolineato: «Sono certo che, in quanto membri impegnati del Bie, valuterete attentamente i meriti di ogni singola candidatura, i suoi punti di forza e di debolezza, i valori che incarna e promuove; ed esprimerete il vostro prezioso voto di conseguenza».

La Capitale dell’accoglienza

Per i Paesi partecipanti, l’Expo 2030 a Roma sarà «come avere uno spot in prima serata al Super bowl» anziché «uno alle tre del mattino sulla Tv via cavo». Ne è convinto il sindaco Gualtieri, che ha aggiunto: «Roma ha una tradizione orgogliosa nell’ospitare grandi eventi e celebrazioni di ogni tipo. Abbiamo le infrastrutture e l’industria dell’ospitalità è già pronta. Accogliamo 20 milioni di visitatori all’anno. Nel 2030 si prevede che l’esposizione universale riceverà altri 30 milioni di visitatori. Pensateci. Se le esposizioni sono anche un mezzo per promuovere il proprio Paese dal punto di vista culturale e turistico, non c’è davvero paragone tra il palcoscenico che offriamo e la concorrenza. È come avere uno spot in prima serata al Super Bowl rispetto a uno alle tre del mattino sulla Tv via cavo».

Mattarella: «Roma luogo ideale per sviluppare relazioni umane»

L’Expo 2030, se si dovesse tenere a Roma «non sarà soltanto una vetrina per i Paesi partecipanti ma un luogo nel quale sviluppare relazioni umane». È quanto ha spiegato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso di apertura per l’evento “People and territories”.

«Luoghi e persone, popoli e territori, la terra e l’umanità. Questi vogliono essere i protagonisti della proposta che Roma e l’Italia formulano per l’Expo del 2030. Roma, una città che nei secoli ha fatto dell’inclusione uno dei tratti della sua esperienza», ha detto Mattarella.

«Un luogo che ha saputo essere promotore di civiltà, accoglienza e dialogo con le numerose culture che nei millenni hanno arricchito la sua identità. Un popolo, una città, un territorio che sono stati capaci di realizzare accoglienza, di produrre innovazione, di rigenerare continuamente il tessuto urbano di quella che gli storici definiscono Città eterna. Un’avventura di donne, di uomini, di regnanti e gente comune, di fedi e genti, iscritta in quella che costituisce memoria preziosa per l’umanità».

«Expo, con la presenza di tanti Paesi, con numerosi visitatori, ha anzitutto un messaggio: conoscersi, far crescere l’ambizione e la consapevolezza del dovere di progredire insieme, di esplorare i valori comuni alle persone e ai popoli, per sviluppare regole di convivenza capaci di rispettare la dignità di ciascuno, sotto ogni latitudine. Ancora, indagare su come l’educazione, la ricerca, il progredire delle tecnologie contemporanee possano contribuire a questo obiettivo. Non scontate scintillanti vetrine high-tech quindi, o convenzionali esposizioni rappresentative di posti lussureggianti nel pianeta. Quanto, piuttosto, luoghi e persone che si incontrano per stabilire reti di relazione e condivisione, con attenzione particolare ai giovani e a quanti nelle società vivono a condizioni di disabilità o emarginazione. Expo è un veicolo formidabile di carattere educativo, di conoscenze e confronto di disponibilità reciproche».

 

11 Ottobre 2023
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