Il restauro del Monumento Rossini Colbran a Bologna
Nel quadro di una convenzione scuola-cantiere tra il Museo civico del Risorgimento del Settore Musei Civici Bologna e l’Accademia di Belle Arti di Bologna, si è concluso l’intervento di restauro conservativo del Monumento Rossini Colbran, collocato nel Chiostro Maggiore, portico sud-est, nel Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna.
Nel 1820 alla morte del suocero Giovanni CoIbran, Gioachino Rossini acquistò un sepolcro presso la Certosa di Bologna, col proposito di far realizzare per lui e la sua famiglia un monumento funerario.
Il monumento, inizialmente affidato a Adamo Tadolini, fu poi realizzato nel 1823 dallo scultore Del Rosso di Carrara e posto nel Chiostro Maggiore, dove ancora si trova.
Nel monumento è scolpita la figura di Isabella CoIbran – cantante di grande talento e compositrice, prima interprete di molte opere di Rossini, che l’avrebbe sposata a Castenaso nel 1822 – seduta e appoggiata a una colonna mentre regge il busto del padre. In basso un puttino alato suona una cetra.
Nella stessa tomba furono poi sepolti la madre di Rossini, Anna Guidarini, il padre Giuseppe e la stessa Isabella Colbran, dalla quale il musicista si era separato nel 1837.
Gioachino Rossini venne tumulato invece al cimitero di Père Lachaise di Parigi, accanto a Chopin e Bellini. Nel maggio del 1887 la salma venne trasportata nella chiesa di Santa Croce a Firenze, vicino a quelle di altri grandi artisti italiani.
Il progetto di restauro è stato effettuato sotto la direzione e responsabilità tecnica della Prof.ssa Miriam Ricci, titolare dell’insegnamento di “Restauro dei materiali Lapidei” presso la Scuola di Restauro dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
L’intervento si inserisce nel piano organico e continuativo, avviato nel 1999, finalizzato alla tutela e valorizzazione del patrimonio monumentale della Certosa, un vero e proprio museo a cielo aperto. Nel perseguire tale fine, il Comune di Bologna è impegnato in collaborazione con il gestore Bologna Servizi Cimiteriali e diverse realtà espressione dell’associazionismo e della società civile, condividendo con tali soggetti la volontà di conservare e trasmettere a memoria futura la testimonianze della propria identità storica, artistica e culturale.
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