Bonus benzina e sconto bollette, condono per gli scontrini fiscali. L’ira dei consumatori: “Non taglia le accise, lo Stato specula”

Il Governo ha varato il Decreto Energia: ok dal Consiglio dei ministri a bonus benzina e sconto bollette.
Il Decreto Energia
Con il provvedimento il governo ha varato misure per circa 1,3 miliardi di euro in favore delle famiglie. Il provvedimento, viene riferito, prevede la proroga e il rafforzamento delle misure contro il caro bollette e caro energia per le famiglie. E poi sostegno alle famiglie per i trasporti con estensione della carta “Dedicata a te” per acquistare carburante e rifinanziamento del bonus Tpl.
Il Decreto Energia conferma anche per il quarto trimestre dell’anno la riduzione dell’Iva al 5% sulle somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali. Viene rifinanziata con 100 milioni per il 2023 la carta “Dedicata a te” per i nuclei familiari con almeno 3 componenti e Isee fino a 15 mila euro e potrà essere utilizzata anche per l’acquisto di carburante. Il bonus trasporti è rivolto a famiglie, studenti e lavoratori a basso reddito: un contributo fino a 60 euro per l’acquisto di abbonamenti di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale e di trasporto ferroviario nazionale”, comunica il Mef.
Arriva il condono per scontrini e fatture: ”i contribuenti potranno regolarizzare con il ravvedimento operoso, entro il 15 dicembre 2023, le mancate certificazioni dei corrispettivi dal 1 gennaio 2022 al 30 giugno 2023.
In arrivo il rifinanziamento, con circa 7 milioni di euro, del fondo borse di studio per l’accesso alla formazione superiore.
Bonus benzina, consumatori contro il Governo: “Una elemosina”
Assoutenti boccia però il bonus benzina varato oggi dal Consiglio dei Ministri, definendolo «una vera e propria elemosina, mentre promuove la proroga degli sconti in bolletta e il rifinanziamento del bonus trasporti. E’ evidente che il bonus benzina per 1,3 milioni di famiglie a basso reddito non basterà a coprire gli effetti negativi del caro-carburanti, nè avrà impatti sui listini alla pompa, che continuano a crescere giorno dopo giorno, e rappresenta quindi una ‘elemosina di Statò – spiega il vicepresidente, Gabriele Melluso – Soprattutto il bonus non avrà alcun effetto calmierante sui prezzi dei prodotti trasportati, a partire dagli alimentari, che risentono in modo diretto della crescita di benzina e gasolio, e per questo il Governo farebbe bene a dimostrare responsabilità rinunciando a bonus ‘spot’ in favore di un taglio delle accise sui carburanti». «Positiva invece la proroga agli sconti sulle bollette del gas, che aiuterà concretamente le famiglie in vista dei prossimi aumenti delle tariffe e della riaccensione degli impianti di riscaldamento, e il rifinanziamento del bonus trasporti, il cui esaurimento dei fondi aveva lasciato a mani vuote migliaia di utenti che avevano diritto all’incentivo».

Anche il Codacons si scaglia contro il bonus benzina varato dal Consiglio dei Ministri per le famiglie meno abbienti. “Si tratta di un palliativo che non risolve affatto l’emergenza prezzi, una goccia nel mare di entità modesta e di cui beneficeranno in pochi, nonostante il caro-carburanti stia provocando danni economici enormi a tutto il paese”, spiega il Codacons. «In base alle nostre stime, l’escalation dei listini alla pompa sta determinando, tra effetti diretti e indiretti, ricadute per circa 14,7 miliardi sulle tasche degli italiani, uno tsunami che non può certo essere affrontato ricorrendo a bonus una tantum e solo per le famiglie con Isee bassi», prosegue l’associazione.
Anche i benzinai contro: “Non avrà nessun effetto”
«Il Governo, decidendo di non intervenire sulle accise e limitandosi all’elemosina del bonus benzina, di fatto determina una speculazione dello Stato a danno dei consumatori ottenendo, ai livelli attuali dei listini alla pompa, ben 5,6 miliardi di maggiori incassi grazie alle tasse sui carburanti – denuncia il presidente Carlo Rienzi – Un comportamento scorretto e immorale che siamo pronti a denunciare nelle competenti sedi di giustizia e dinanzi le autorità europee».
Dopo mesi di annunci e grandi promesse, la montagna non è riuscita a partorire neanche il topolino. Il «bonus benzina», che di per sè stesso appare essere meno di una mancia anche per i «meno abbienti», sarà per lo più inaccessibile ai lavoratori a reddito fisso ed ai pensionati sopra al minimo, finendo in buona parte per essere incassato da ricchi proprietari di auto di lusso che sanno bene come nascondere al fisco sè stessi ed il proprio Isee, afferma il presidente di Fegica, Roberto Di Vincenzo, aggiungendo che «quel che è peggio è che il provvedimento non avrà alcun effetto calmierante sui prezzi dei carburanti, esattamente come è già avvenuto con il cartello dei prezzi medi, riconosciuto da tutti come un flop».
Condono scontrini fiscali. Confesercenti: “Bene”
Nel decreto legge energia entra il condono per gli scontrini fiscali. Secondo quanto si apprende da fonti di governo è stata approvata una norma che “scongiura la chiusura di oltre 50 mila piccoli esercizi commerciali: chi effettua il ravvedimento operoso e paga le somme dovute sarà esentato dalla sanzione accessoria della sospensione della licenza”.
«Tutti gli interventi volti a semplificare e a sanare il rapporto tra contribuenti e fisco sono i benvenuti. In questo caso ancora di più, visto che la norma prevede sanzioni sproporzionatamente pesanti per transazioni di valore molto modesto o addirittura solo per violazioni di natura formale. Un problema che interessa migliaia di commercianti, ristoratori e artigiani che hanno sbagliato materialmente, ma senza nessuna volontà di evasione. Fa bene dunque il governo a favorire la definizione concordata delle controversie». Così Confesercenti sulla norma sul ravvedimento operoso approvata oggi in Consiglio dei ministri.
Borse di studio
Il Consiglio dei ministri ha anche approvato misure per i giovani, in particolare la copertura delle borse di studio per tutti gli studenti universitari risultati idonei non beneficiari.
Meloni: “Italia più stabile”
«Il 25 settembre di un anno fa dagli italiani arrivava una indicazione chiara: un governo di centrodestra a guida Fratelli d’Italia. Abbiamo dato il massimo per raggiungere la vittoria, consapevoli che quella non sarebbe stata un punto d’arrivo ma un punto di partenza. A distanza di un anno non mi sento di fare ancora bilanci, quello spetta ai cittadini. Ma una cosa la posso dire: avevo promesso di consegnare un’Italia migliore di come l’avevo ricevuta e posso affermare che oggi la nostra nazione è più credibile, stabile e ascoltata». Lo afferma su Facebook la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Sono soddisfatta dei risultati raggiunti, a partire dai dati economici che ci consegnano il record del numero degli occupati e quello dei contratti stabili. Penso anche a tutte le risorse che abbiamo concentrato per aiutare famiglie e imprese e ai provvedimenti che abbiamo attivato in materia di sicurezza e legalità. L’Italia cresce più della media europea e di questo ne vado fiera”.
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