Milano
3:53 pm, 21 Settembre 23 calendario
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Insegue detenuto in fuga, gravissimo agente penitenziario

Di: Redazione Metronews
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È ricoverato in rianimazione, dopo un intervento chirurgico al cranio, il poliziotto gravemente ferito questa mattina nel tentativo di sventare l’evasione di un detenuto dall’Ospedale San Paolo. L’agente, 28 anni, è stato sottoposto ad intervento neurochirurgico di evacuazione di un ematoma cerebrale e di «decompressione cranica ed inserimento di un sistema di monitoraggio della pressione intracranica». Lo rende noto il bollettino dell’Ospedale San Carlo di Milano, dove è ricoverato.

La vicenda era iniziata ieri sera, quando due agenti penitenziari, tra i quali Carmine De Rosa, hanno accompagnato all’ospedale San Paolo un detenuto palestinese di 32 anni feritosi in carcere durante una lite. L’uomo, recluso per aver rapinato una persona del Rolex nell’agosto scorso a Milano, è stato messo in un reparto ordinario e non dedicato ai carcerati dal quale è fuggito, saltando dalla finestra di un bagno, all’altezza di 10 metri.

Quando i poliziotti che lo piantonavano si sono resi conto che si era chiuso dentro hanno forzato la porta. A quel punto l’agente ha scavalcato la finestra per inseguirlo, precipitando per una decina di metri. Nella caduta ha battuto la testa. Tuttavia il poliziotto dopo la caduta non sarebbe apparso inizialmente in gravi condizioni, tanto da aver raggiunto verso le 5,30 da solo il pronto soccorso dell’ospedale, dove poi le sue condizioni sono peggiorate. Alla fine il referto recita frattura cranica, emorragia cerebrale, contusioni cerebrali, fratture vertebrali e contusioni polmonari.

Le polemiche dopo il ferimento dell’agente

Immediate le reazioni dei colleghi: «Il detenuto ieri, dopo una colluttazione con un’altra persona rinchiusa nel carcere di San Vittore, è stato mandato dall’infermeria all’ospedale – afferma Pompeo Bruno, vice coordinatore Fp Cgil Lombardia -. Il nostro collega è un giovane con quattro anni di servizio e piantonava il detenuto, ancora latitante, con un agente appena uscito dal corso. Siamo arrabbiati per questa vicenda che segna un’altra brutta pagina per i lavoratori e le lavoratrici del Corpo di Polizia Penitenziaria, dobbiamo poter lavorare in sicurezza e invece la nostra vita è messa a rischio quotidianamente».

L’ira dei sindacati contro il governo

«L’evasione di un detenuto di origine palestinese dal pronto soccorso ospedale San Paolo di Milano non coglie certo di sorpresa, ma si inserisce nel disastro penitenziario da tutti conosciuto, fuorché, evidentemente, dal Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e dal Governo Meloni», dichiara  invece Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, «Ciò che è più grave dell’episodio odierno, peraltro, è che nell’inseguimento che ne è scaturito un giovane Agente di polizia penitenziaria ha riportato fratture multiple e trauma cranico ed è attualmente in coma farmacologico. Ennesimo grave infortunio sul lavoro che, nonostante i richiami anche del Presidente Mattarella, continuano a registrarsi pure nell’ambito del Corpo di polizia penitenziaria e sui quali i datori di lavoro non sembrano affatto esenti da responsabilità».

21 Settembre 2023
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