Truffa sul Reddito di cittadinanza: 633 denunciati
Sono oltre 600 le persone denunciate per aver percepito indebitamente il Reddito di cittadinanza a Milano e per aver riciclato le somme presso negozianti compiacenti, causando un danno allo Stato di oltre 2,3 milioni di euro.
Secondo i Carabinieri, gli indagati, soprattutto somali, versavano a tre commercianti l’intero credito della carta senza causa, tramite Pos o con pagamenti di utenze intestate agli esercenti, nascondendo la provenienza del denaro. In cambio gli esercenti consegnavano loro le somme in contanti, trattenendo su ogni transazione una percentuale dal 10% al 15%.
Per la truffa sul Reddito di cittadinanza 633 indagati
Le 633 persone che hanno effettuato acquisti con la carta del reddito nei tre negozi sono state denunciate a 14 diverse Procure. La somma di denaro riciclata dagli esercenti ammonta a circa 413 mila euro, mentre l’indebita percezione in danno dello Stato da parte degli indagati viene quantificata in 2.374.000 euro.
Inchiesta partita dopo la segnalazione dell’Inps
L’inchiesta aveva portato nel dicembre del 2022 ai domiciliari un bengalese, titolare di un internet point, accusato di riciclaggio continuato e di abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento. A dare l’avvio alle indagini era stata l’Inps. La segnalazione aveva portato i Carabinieri ad individuare numerosi somali che percepivano il reddito di cittadinanza senza i requisiti. Rispetto all’anno precedente all’istituzione del beneficio, i tre negozi avevano fatto registrare un incremento abnorme delle transazioni Pos.
Incassi aumentati del 1600%
Il negozio di telefonia del bengalese finito ai domiciliari (che poi ha patteggiato 2 anni e 6 mesi), per esempio, rispetto all’anno precedente all’istituzione del reddito, aveva registrato un incremento delle transazioni Pos di 215 mila euro, passando da un incasso mensile di 1.460 euro a circa 23.450 euro (+1600%).
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