Riparte l’attività di Ibimus, tra ricerca, libri e musica

MUSICA Riprende dal 21 settembre l’attività culturale dell’Ibimus – Istituto di Bibliografia Musicale nella sua sede presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (viale Castro Pretorio 105).
L’archivio storico dell’Ibimus
Associazione nata nel 1979 per la promozione, lo sviluppo e la diffusione di studi storico-musicali, musicologici e bibliografici dal Medioevo all’età contemporanea, oggi l’Ibimus mette a disposizione di studiosi e cultori di un’ampia biblioteca specializzata e di una cospicua collezione audiovisiva, tutto a scaffale “aperto”, una banca dati, in continuo accrescimento, con circa 120 mila schede relative ai manoscritti musicali conservati in biblioteche e archivi italiani e gestisce un centro di documentazione bibliografica sull’attività dei musicisti che, a partire dal Quattrocento fino ai giorni nostri, hanno operato nelle istituzioni musicali del Lazio.
Libri, mostre, convegni e concerti
Oltre al lavoro di ricerca, affianca una serie di attività culturali, con presentazioni di novità editoriali, mostre, convegni e concerti. Quattro per ora gli appuntamenti dal 21 settembre al 10 ottobre, con presentazioni di recenti pubblicazioni abbinate a interventi musicali, cui se ne aggiungeranno altri per i mesi finali dell’anno.
Primo appuntamento il 21 settembre
Giovedì 21 settembre (ore 16.15, Sala Macchia) la presentazione del volume, fresco di stampa, Lectio in musica Dantis. Dante e la musica del suo tempo. Filologia e musicologia a confronto, a cura di Cecilia Campa (ETS Ibimus, 2023), realizzato in collaborazione con la Fondazione Palestrina, che raccoglie le più attuali ricerche in campo musicologico, letterario e storico dedicate alla musica nel tempo del padre della lingua italiana, argomento su cui l’Ibimus e la Fondazione Palestrina promossero un convegno internazionale nel 2021 in occasione del 700 anni della morte del Poeta.
A seguire l’ensemble I Trobadores (nella foto), formazione italiana nata nel 2017 dedita all’approfondimento della musica del Medioevo e del Rinascimento, offre una breve panoramica musicale sul repertorio italiano tra la fine del XIII secolo e l’inizio del XIV secolo, fra canzoni e laude recuperate da manoscritti conservati nelle più importanti biblioteche (Biblioteca Apostolica Vaticana, Biblioteca Nazionale di Parigi, Biblioteca Medicea-Laurenziana di Firenze, British Museum di Londra e altre ancora).
Il 24 settembre si parlerà di Giovanni Maria Nannino
Appuntamento successivo sarà domenica 24 settembre, in occasione dell’apertura straordinaria della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma per le Giornate europee del patrimonio. Cristina Paciello presenta in Sala Macchia (ore 16.15) il volume a cura di Maurizio Pastori, Giovanni Maria Nanino: «Cantor excellentissimus», «vir honestus et bonae famae, pubblicazione dell’Ibimus del 2020 dedicata al compositore tiburtino (1544-1607) esponente di spicco della Schola Romana alla fine del XVI secolo. Nel corso dell’evento il Coro Giovanni Maria Nanino, dedito principalmente alla musica sacra e profana rinascimentale, fondato e diretto dallo stesso Pastori, eseguirà composizioni dell’autore celebrato.
L’Ibimus presenta libri su Mozart e Luciano Luciani
Gli altri due eventi in programma sono le presentazioni del libro di Giacomo Cardinali, Il giovane Mozart in Vaticano. L’affaire del Miserere di Allegri (domenica 8 ottobre) e dei due volumi curati da Giancarlo Rostirolla Luciano Luciani, Initia musices e Musicisti romani e non nelle fonti storiche e archivistiche della BAV (martedì 10 ottobre). Entrambe le presentazioni saranno seguite da interventi musicali.
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