Si schianta un aereo delle Frecce Tricolori durante il decollo. Morta per l’esplosione una bimba di 5 anni
Tragedia a Torino dove è morta una bambina di 5 anni all’interno di un’auto andata in fiamme per le conseguenze dell’esplosione di un aereo delle Frecce Tricolori che è precipitato a terra per cause ancora in corso di accertamento – secondo una prima ricostruzione l’anomalia al motore sarebbe stata innescata da uno stormo di uccelli – mentre era in fase di decollo dalla pista dell’aeroclub di Caselle. Il velivolo stava prendendo parte insieme agli altri ad un sorvolo a bassa quota in programma a Vercelli nell’ambito della manifestazione organizzata a Collegno per celebrare la ricorrenza del centenario dell’Aeronautica Militare.
Aereo delle Frecce Tricolori fuori controllo
L’aereo – uno degli MB339 della Pam – si è distaccato improvvisamente dagli altri velivoli in formazione, perdendo rapidamente quota e il pilota si è lanciato con il seggiolino eiettabile aprendo poi il paracadute per mettersi in salvo. Il pilota sarebbe riuscito ad evitare di far finire l’aereo sul centro abitato di San Francesco al Campo facendolo cadere all’interno dello scalo. Il velivolo ha toccato il suolo con una grande vampata di fuoco e producendo alte nuvole di fumo nero.
Auto investita dai detriti incandescenti
L’esplosione ha investito una famiglia composta dai genitori e due figli che stava passando in auto su una strada che costeggia l’aeroclub. Detriti incandescenti dell’aereo hanno colpito, ribaltato e incendiato la vettura: la bambina di 5 anni è rimasta uccisa sul colpo, mentre il fratello di 12 anni che era insieme a lei sui sedili posteriori dell’auto è in gravi condizioni con ustioni di secondo grado sul 30% del corpo. È stato trasferito all’ospedale pediatrico Regina Margherita ma non sarebbe in pericolo di vita. Feriti in modo più lieve (codice giallo) sia la madre 41enne che il padre 49enne. La famiglia abita nel comune di San Francesco al Campo, a poca distanza dal luogo dell’incidente. Anche il pilota delle Frecce Tricolori è stato ricoverato in codice giallo. Nelle immagini dei rottami del velivolo si vede sulla fusoliera il numero di Pony 4, ruolo ricoperto in organico nella Pam dal Maggiore 35enne Oscar Del Dó. Si tratta del secondo velivolo alla sinistra del capo formazione (definito “secondo gregario sinistro”) ed è proprio quello che si vede allontanarsi dagli altri nel video dell’incidente di Caselle.
Il cordoglio del ministro Crosetto
«Il personale della Difesa e il ministro esprimono il più profondo cordoglio per la tragedia avvenuta nell’area di Torino Caselle. La notizia ci lascia attoniti ed è profondo il dolore per il tragico incidente di volo di un componente delle Frecce Tricolori il cui velivolo nel precipitare ha drammaticamente coinvolto un veicolo con a bordo una famiglia. Nell’impatto è deceduta una bambina di 5 anni mentre un altro familiare ha riportato importanti ustioni». Così, in una nota, il ministro della Difesa Guido Crosetto. «La Difesa esprime la propria vicinanza ai familiari consapevole che ci sono perdite incolmabili e che mai vorrebbe ricevere tali notizie e – aggiunge – nel chiudersi in un rispettoso e dovuto silenzio, ha messo a disposizione ogni risorsa e capacità per la gestione dell’emergenza e a supporto di eventuali persone coinvolte». «Sgomento e attonito» anche il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti.
Cirio e Lo Russo si sono recati sul posto
Appresa la notizia dell’incidente che ha coinvolto un velivolo delle Frecce Tricolori, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha lasciato gli appuntamenti in corso per recarsi immediatamente sul posto insieme al sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. «Con profondo dolore la Regione Piemonte si stringe alla famiglia e alle persone coinvolte in questa immane tragedia», ha commentato il presidente. «In seguito al tragico incidente avvenuto all’aeroporto di Torino Caselle, la manifestazione aerea per il centenario dell’Aeronautica Militare è annullata.
È annullato anche il concerto dei Pink Sound previsto questa sera». Lo ha comunicato in una nota l’Aeroclub Torino. Il presidente Alberto Bannino, «a nome di tutta l’organizzazione e del direttivo dell’Aeroclub, esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia coinvolta e partecipa al lutto per le vittime».
Il precedente di Ramstein
La tragedia di Torino riporta alla mente un incidente avvenuto 35 anni fa sui cieli della Germania, a Ramstein, che provocò 70 morti. Il 28 agosto 1988, nel corso di un’esibizione acrobatica all’Airshow Flugtag nella base Nato nella cittadina dell’allora Germania Ovest, dove erano presenti circa 300.000 persone, durante l’esibizione delle Frecce Tricolori, quando la pattuglia acrobatica italiana si apprestava a completare la figura del “cardioide” (a forma di cuore), tre aerei entrarono in collisione. A provocare la sciagura fu il contatto in volo fra i tre Aermacchi MB-339PAN pilotati dal tenente colonnello Ivo Nutarelli (Pony 10, solista), dal tenente colonnello Mario Naldini (Pony 1, capo formazione) e dal capitano Giorgio Alessio (Pony 2, 1 gregario sinistro). Gli aerei Pony 1 e 2 precipitarono in fiamme sulla pista, mentre Pony 10 si abbattè sulla folla causando 67 vittime e 346 feriti tra gli spettatori. Nello schianto morirono anche i piloti italiani. In seguito alla tragedia, furono per tre anni vietate le esibizioni aeree sul territorio tedesco e, in seguito, riviste le misure di sicurezza per cui furono aumentate le distanze minime dagli spettatori e l’altezza alla quale eseguire le acrobazie. Inoltre furono vietate le figure eseguite sopra la folla.
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