Emilia Romagna
3:14 pm, 12 Agosto 23 calendario

Meloni sull’alluvione bacchetta Bonaccini e respinge le critiche

Di: Redazione Metronews
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Cortesia formale, ma durezza sostanziale nella lunga lettera di cinque pagine con la quale la premier Giorgia Meloni replica al presidente dell’Emilia Romagna e sub commissario all’alluvione Stefano Bonaccini che in una missiva sottoscritta anche da Matteo Lepore, sindaco della Città Metropolitana di Bologna, da Michele De Pascale, presidente della Provincia di Ravenna, e da Enzo Lattuca, Presidente della Provincia di Forlì-Cesena.  aveva sollecitato l’arrivo di fondi, a tre mesi dal disastro: «Non si è visto un euro», avevano denunciato. Una doppia verità per quella che secondo Swiss Re, gigante assicurativo, è l’evento meteorologico più costoso di sempre in Italia che ha provocato 10 miliardi di danni, di cui solo il 6% era assicurato. False le accuse di Bonaccini, secondo la replica piccata della premier che parla  di  «rimostranze poco fondate». «Il governo ha già stanziato 4,5 miliardi – in due decreti ndr -per la ricostruzione delle zone alluvionate e questa iniziativa non si esaurisce qui. Uno degli obiettivi dell’Esecutivo è anche quello, oltre alla messa in sicurezza e alla ricostruzione delle infrastrutture, di risarcire tutti i privati che hanno subito danni». La presidente del Consiglio critica quindi l’atteggiamento del governatore rispetto ai provvedimenti dell’esecutivo: «Non ho avuto modo di leggere da parte Sua alcuna parola di sostegno a queste azioni».

Meloni bacchetta Bonaccini

E poi scrive: «Non bisogna cedere alla fretta e dalla frenesia che pare rispondere al desiderio di qualcuno di avere un po’ di visibilità, alimentando polemiche inutili». Meloni ricorda anche che a Bonaccini è stato affidato un ruolo per «operare concretamente al servizio della comunità». «Una sfida – ricorda – che sapremmo superare lavorando tutti nella stessa direzione».

Meloni ribadisce l’ «impegno finanziario pari a circa 4,5 miliardi di euro che non ha in alcun modo esaurito l’azione che il Governo sta portando avanti in favore della ricostruzione delle zone alluvionate come dimostrano i nuovi provvedimenti adottati nell’ultimo Decreto uscito dal Consiglio dei Ministri del 7 agosto, tra cui i circa 150 milioni destinati alle imprese e alle aziende colpite dall’alluvione. Misure che si affiancano a quelle assunte anche dai vari Ministeri, di concerto con il Commissario Figliuolo come quella, che certamente non Le sarà sfuggita, avanzata dal Ministro Fitto il quale nella proposta di revisione del PNRR formulata nei giorni scorsi alla Commissione Europea ha inserito anche la richiesta di destinare risorse per oltre un miliardo di euro per la ricostruzione e la tutela dei territori colpiti dall’alluvione. O come gli ulteriori 100 milioni ottenuti dal Ministro Lollobrigida grazie al cofinanziamento del fondo europeo per le emergenze dedicate alle imprese agricole colpite dagli eventi di maggio».

Ritardi da Bonaccini sulle stime dei danni

Meloni poi ribatte sul fatto che i risarcimenti saranno assegnati una volta che la Regione avrà fornito una stima dei danni, cosa, dice, non ancora avvenuta. «La prospettiva del Governo è quella del pieno risarcimento dei danni subiti anche dai privati. Tuttavia come detto fin dal nostro primo incontro per poter procedere in tale direzione si rende necessario acquisire stime precise e dettagliate che consentano una corretta quantificazione dei danni e quindi dell’adeguato fabbisogno finanziario da stanziare. Come sa queste stime non sono state ancora inviate alla struttura Commissariale da parte della Regione la quale dovrà procedere ad acquisire le perizie asseverate da parte dei privati secondo l’iter agevolato» previsto dalla legge, «nonchè delle procedure definite dalla struttura Commissariale».

Mancano i dati sulla manutenzione

Infine una stoccata sulla situzione  «Non Le sfuggirà a riguardo che se avessimo voluto rispondere ad una inutile polemica politica, sottraendo energia e intensità all’azione di ricostruzione, avremmo potuto insistere sulla richiesta di acquisire i dati relativi alla cura e manutenzione di questo territorio, richiesti già nel primo incontro e ancora oggi non trasmessi dalla Regione e che si rendono comunque indispensabili per verificare quale fosse la situazione di cura e sicurezza idrogeologica prima dell’alluvione», prosegue Meloni nella lettera inviata a Bonaccini. «Ritengo infatti che chi abita e lavora in queste zone abbia il diritto di vivere senza il timore di trovarsi ciclicamente colpito da eventi simili come invece sta avvenendo sempre più spesso in Romagna. Anche per questo diviene necessario agire con puntualità nella fase della ricostruzione evitando che questi eventi determino in futuro, ancora una volta, danni cosi significativi agli abitanti».

Il sindaco di Ravenna: Meloni surreale

«La mia sensazione, se la presidente Meloni pensa veramente ciò che ha scritto in questa lettera, è che purtroppo non abbia un quadro esatto della situazione in Romagna e in tutta la Regione e che, forse, le dichiarazioni surreali di qualche suo collaboratore le abbiano fornito una visione totalmente distorta sull’efficacia delle misure previste dal suo governo». Lo dice il sindaco di Ravenna Michele de Pascale: «Rinnovo la richiesta – dice il sindaco – di incontrarla direttamente nei prossimi giorni, a Roma o dove ritiene, ma, forse, sarebbe meglio che tornasse lei in Romagna, nei luoghi più colpiti».

Bonaccini controreplica

Le risposte contenute nella lettera di Meloni non sono positive. Lo dice Bonaccini che contesta il fatto che dei soldi stanziati dal governo, non un solo euro è finora giunto a destinazione e sollecita un incontro con la presidente e il commissario Figliuolo che si è già detto disponibile.

 

 

12 Agosto 2023 ( modificato il 14 Agosto 2023 | 2:33 )
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