Pellacani-Bertocchi, storica finale. Grande oro della staffetta mista
Vince l’oro la staffetta mista 4×1,5 km con Paltrinieri, Acerenza, Pozzobon e Taddeucci. E non solo, altra grande notizia da Fukuoka è che Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi (foto Lapresse), in coppia bronzo nel sincro con pass per Parigi 2024, sono esaltanti e si qualificano per la finale dai 3 metri, prevista per venerdì alle 18, con l’ottavo e il nono punteggio. La meneghina Bertocchi si prende anche la carta olimpica, che la campionessa romana aveva già conquistato dopo l’oro ai recenti European Games di Cracovia.
Bertocchi e Pellacani: finale e pass olimpico per Parigi 2024
L’Itatuffi quindi presenterà per la seconda volta nella sua storia due atlete nella finale iridata dai 3 metri – ultima ed unica a Barcellona 2013 con Tania Cagnotto quarta e Maria Marconi sesta – e per la quarta due rappresentanti alle Olimpiadi (Cagnotto e Marconi a Rio 2016, Pechino 2008 e Sidney 2000) nella gara individuale.
Oro nella staffetta mista con Paltrinieri, Acerenza, Pozzobon e Taddeucci
L’Italia inoltre conquista l’oro nella staffetta del fondo ai mondiali di nuoto di Fukuoka, in 1h10’31″2. Il quartetto azzurro con Barbara Pozzobon e Ginevra Taddeucci, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri batte Ungheria, Australia e Germania. Dopo l’argento e il bronzo di Greg e Acerenza nella 5 km, matura il primo oro della spedizione azzurra. E’ il terzo oro della storia dopo quelle del 2000 e del 2022.
L’esultanza di Super Greg
«Siamo contentissimi, è la prima volta che conquistiamo l’oro ai mondiali. Abbiamo vinto tutto e tutti nel corso degli anni, ma questa medaglia ci mancava e ci tenevamo moltissimo». Questo il commento di Gregorio Paltrinieri. Che continua: «In gara abbiamo fatto strategia a bomba. Ieri abbiamo studiato gli avversari, i percorsi, i ritmi, i tempi. Siamo stati tutti bravi. Le ragazze a mantenere posizione e seguire rotte e scie giuste. Poi Acerenza mi ha dato il cambio giusto. Avevo chiesto a Mimmo si farmi partire primo, in testa, non dietro nè all’Ungheria nè alla Germania. Ci è riuscito e io ho tenuto botta. Il mondiale non era iniziato nel modo giusto, senza medaglie e pass olimpico, ma la condizione è cresciuta nel tempo. Sappiamo quanto siamo forti. Dobbiamo provare ad esprimerlo sempre, malgrado le difficoltà, anche se obiettivamente il progetto fondo sta andando benissimo. Questa medaglia ne è la dimostrazione. Abbiamo sognato tante volte di vincere l’oro ai mondiali come squadra e finalmente ci siamo riusciti».
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