UN ESEMPIO VIRTUOSO DI IMPRESA E SOLIDARIETÀ
Avevano fatto notizia quando dal nulla erano riusciti a raggiungere il pareggio di bilancio. Ormai da diversi anni la “Cooperativa Giorgio La Pira” è sempre più in positivo anche rispetto al budget preventivato.
Si tratta di un risultato straordinario se si pensa che è stato costruito sulle ceneri della Coop Sicilia che, nel 2015, decise di liberarsi di otto supermercati che, per i costanti bilanci negativi, erano diventati un peso anche perché già la politica di Coop era quella di puntare sugli ipermercati. Per i dipendenti della ex “Cooperativa 1° Maggio”, che gestiva i supermercati del Sud-Est, le strade erano due: andare a casa o essere assorbiti nei punti vendita di Palermo. A portare avanti le trattative era stato Giovanni Barrera che all’epoca aveva il ruolo di capoarea per conto di Coop Sicilia.
“…Molto probabilmente – racconta Barrera – io avrei comunque mantenuto il mio posto, ma quella scelta mi sembrò scellerata, i dipendenti, molti con famiglie a carico, avrebbero dovuto cambia- re radicalmente le loro vite. A quel punto decisi invece di parlare con loro, cercando insieme del- le soluzioni. In quel momento ci è caduto il mondo addosso, non avevamo alternative: Palermo op- pure presentare una proposta di acquisizione dei negozi, scegliemmo la seconda e, dopo una lunga ed estenuante trattativa, riuscimmo a farci assegnare solo tre supermercati degli otto della ex Cooperativa 1 Maggio: Pozzallo, Scicli (in provincia di Ragusa) e Pachino (Siracusa)”.
22 lavoratori hanno puntato su loro stessi investendo i proventi del TFR
Tre supermercati che avevano fatto registrare un crollo di fatturato passando da poco più di 6 milioni di euro del 2011 a 2 milioni nel 2014. Nacque così la “Cooperativa Giorgio La Pira” costituita da 22 lavoratori che decisero di mettere tutto nel pro- getto investendo i proventi del Tfr ricevuti dopo il licenziamento da Coop Sicilia. La Coop lasciò loro le attrezzature e la merce non a marchio. Il primo periodo fu drammatico in quanto il marchio Sisa, a cui si era affidata la Cooperativa La Pira, fallì sei mesi dopo la prima apertura. Il lavoro di ripartenza è stato complesso ma ha registrato il prezioso supporto di professionisti come Pietro Barbieri, Paolo Bedeschi e Sandro Artini, ex dirigenti della Coop che hanno deciso di supportare un progetto ritenuto etico.
Giovanni Barrera nominato vice-presidente regionale della Lega- coop
Oggi la Cooperativa La Pira è un bellissimo esempio, la testimonianza di come, anche al Sud, la cooperazione tra lavoratori possa portare a risultati straordinari. Non è un caso se oggi Giovanni Barrera sia stato nominato vicepresidente regionale della Legacoop, di certo un riconoscimento per il lavoro svolto sul campo e per la tenacia dimostrata nel portare avanti un progetto che all’inizio appariva utopico. La Cooperativa La Pira, tra l’altro, non è solo una realtà che punta a fare business, ma mira anche a lasciare un segno nella società grazie a progetti di solidarietà a sostegno delle fasce più deboli.
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