Milan Kundera
12:32 pm, 12 Luglio 23 calendario
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È morto Milan Kundera, lo scrittore aveva 94 anni

Di: Redazione Metronews
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Il mondo della letteratura è in lutto per la morte dello scrittore ceco Milan Kundera, naturalizzato francese, autore di capolavori come “L’insostenibile leggerezza dell’essere”.

Kundera aveva 94 anni. La notizia è stata data dai media cechi. Lo scrittore, autore di romanzi che hanno cambiato la letteratura del Novecento, è stato più volte candidato al premio Nobel per la letteratura, senza però mai vincerlo. Kundera era molto riservato e non amava rilasciare interviste. Era nato a Brno il 1º aprile 1929.

Famoso in tutto il mondo con le sue opere tradotte in una quarantina di lingue, Kundera era un autore assai riservato, dalle rarissime apparizioni pubbliche. Le sue informazioni biografiche ufficiali si limitavano alla seguente dichiarazione: “Milan Kundera è nato in Cecoslovacchia. Si è trasferito in Francia nel 1975”.

La vita di Kundera

Nato a Brno, nell’allora Cecoslovacchia (attualmente in Repubblica Ceca), il 1º aprile 1929, Milan Kundera era figlio di Ludvík (1891-1971), un noto pianista, direttore dell’Accademia Musicale di Brno. Milan studia musica fin da bambino, in particolare pianoforte e la passione per la musica tornerà spesso nei suoi testi letterari. Dopo aver frequentato i corsi di letteratura e filosofia all’Università Carlo di Praga, Kundera passa alla Facoltà di Cinematografia dell’Accademia delle arti drammatiche e musicali di Praga, dove si laurea nel 1958 e ne divenne docente con l’incarico del corso di Letterature comparate (1958-69).

Iscritto fin da studente al Partito comunista viene espulso due volte (nel 1950 e nel 1970) per le sue idee estranee alle linee ufficiali del canone ideologici imposto dal regime del socialismo reale. Nel 1968 si schiera con il movimento di riforma della cosiddetta ‘Primavera di Praga’: dopo l’intervento sovietico in Cecoslovacchia Kundera non poté più pubblicare e nel 1970 fu licenziato perdendo il posto di docente.

Ottenuto un permesso di espatrio temporaneo per la Francia, nel 1975 si stabilì a Parigi, insegnando prima all’Università di Rennes e poi all’Ecole des hautes études en sciences sociales della capitale francese.

Dal 1969 le sue opere vennero proibite in Cecoslovacchia e da allora non concesse a nessuno i diritti di traduzione in lingua ceca. Per questa ragione Kundera subì critiche in patria anche negli ambienti del dissenso di Charta ’77. Bisognerà attendere fino al 2006 affinché Kundera dia il permesso di pubblicazione del romanzo ‘L’insostenibile leggerezza dell’essere’ anche nella Repubblica Ceca, tramite un’edizione anastatica di quella pubblicata in ceco a Toronto già nel 1985.

Le opere e i premi

La fama mondiale di Kundera è legata al romanzo ‘L’insostenibile leggerezza dell’essere’ (1984, pubblicato in italiano da Adelphi, come tutti i suoi libri), un titolo enigmatico che si è impresso nella memoria collettiva degli anni ’80, considerato un capolavoro della letteratura contemporanea.

Espulso dal regime comunista, Kundera emigrò in Francia nel 1975 con la moglie Vera Hrabanková, che è stata accanto a lui fino all’ultimo. Nel 1979, dopo la pubblicazione de “Il libro del riso e dell’oblio” gli fu tolta la cittadinanza cecoslovacca. Nel 1981, grazie all’interessamento del presidente François Mitterrand, ottenne la cittadinanza francese, cominciando a scrivere un decennio più tardi nella lingua della nazione adottiva. In occasione dei suoi 90 anni, il governo di Praga ha restituito la cittadinanza ceca al grande scrittore.

Nei suoi racconti e romanzi, che gli hanno procurato fama internazionale (tra cui “L’immortalità”, 1990), Kundera ha affrontato i temi dell’attualità politico-sociale del suo paese inserendoli nella più vasta problematica della condizione dell’uomo moderno. Importanti ed influenti anche le riflessioni sul romanzo europeo contenute in “L’arte del romanzo (1986). Dalle sue opere sono stati tratti soggetti e sceneggiature, fra i quali “Lo scherzo” (1969) e soprattutto “L’insostenibile leggerezza dell’essere” (1988), fim diretto da Philip Kaufman con Daniel Day-Lewis (Tomáš) e Juliette Binoche (Tereza), dove si fondono storia, autobiografia e intrecci sentimentali: ambientata nel 1968 a Praga, la storia racconta la vita e le vicende di un “quartetto” di artisti e intellettuali cecoslovacchi durante la “Primavera di Praga” interrotta dall’invasione sovietica con il proposito di “correggere fraternamente il deviazionismo” dalla buona strada socialista che aveva contagiato l’intera nazione.

12 Luglio 2023
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