il caso ciro grillo
3:14 pm, 8 Luglio 23 calendario

Il processo Ciro Grillo va avanti grazie alla udienza videoregistrata prevista dalla riforma Cartabia

Di: Redazione Metronews
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Rischiava di saltare l’udienza di lunedì prossimo, 10 luglio, del processo contro Ciro Grillo, figlio di Beppe (fondatore del M5S), e i suoi tre amici accusati di violenza di gruppo su una ragazza italo-norvegese e nei confronti di una sua amica. Motivo: il trasferimento, al tribunale di Bari, di Nicola Bonante, uno dei tre giudici del collegio del tribunale di Tempio Pausania presieduto da Marco Contu. E’ quanto si apprende dagli avvocati in vista dell’undicesima udienza, in programma lunedì dalle 10, del processo iniziato più di un anno fa e che per la prima volta sarà videoregistrata.

Udienza videoregistrata grazie a riforma Cartabia

La novità è prevista dalla riforma Cartabia che configura la fono e video registrazione come ordinarie forme di documentazione degli atti. Questa novità oltre a garantire maggiore beneficio per i soggetti coinvolti, mette al riparo i processi qualora nel corso di un procedimento uno dei giudici venga trasferito. Nel caso di questo processo s’inizierà la documentazione video dopo 10 udienze verbalizzate, secondo la precedente modalità, in atti scritti.

Il processo Ciro Grillo

Lunedì saranno ascoltati i periti informatici: quello del pm, già sentito lo scorso 29 maggio e i due periti di parte. Nel corso del dibattimento ogni consulente porterà quanto ritenuto rilevante per il processo fra i 40 Terabyte di materiale estrapolato dai 7 telefoni delle persone coinvolte nei fatti che comprendono tabulati telefonici, sms e la messaggistica web: messaggi whatsapp, social network, foto e video.
La durata dell’udienza non è prevedibile e dipende da quanto disporrà il giudice e se vorrà visionare i singoli contenuti o se, in fase di udienza, sarà sufficiente il semplice elenco dei materiali di ciascun consulente.

Beppe Grillo
Beppe Grillo

Non è prevista la presenza dei quattro imputati Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria che devono rispondere dei fatti avvenuti la notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 durante una vacanza in Sardegna. I quattro, tutti diciannovenni all’epoca, erano ospiti nella casa della famiglia Grillo a Porto Cervo in Costa Smeralda, dove si è consumata la presunta violenza di gruppo nei confronti di Silvia (nome di fantasia), studentessa italo-norvegese e dell’amica milanese Roberta (altro nome di fantasia), anche loro diciannovenni.

8 Luglio 2023
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