Firenze
6:21 pm, 7 Luglio 23 calendario
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Tunnel sotto l’Arno, primo sopralluogo per la riapertura

Di: Redazione Metronews
Tunnel Arno
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Primo sopralluogo delle istituzioni nel tunnel sotto l’Arno per la riapertura. Gli esperti hanno accompagnato il sindaco di Firenze Dario Nardella e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

Tunnel sotto l’Arno, primo sopralluogo per la riapertura

L’obiettivo di Comune e Regione è riaprire l’antico percorso pedonale di 250 metri di lunghezza, che corre cinque metri sotto il livello del fiume, e che collega la torre della Zecca Vecchia e la Torre di San Niccolò. Il sopralluogo effettuato questa mattina intende approfondire le conoscenze circa lo stato di conservazione della galleria di manovra e attraversamento dell’Arno, adiacente alla Pescaia di San Niccolò.

Giani: «Uno straordinario corridoio sotterraneo»

Il percorso è «una sorta di Corridoio Vasariano, stavolta sotterraneo che collega le due sponde dell’Arno». Così lo ha descritto il presidente della Regione Giani. Un’opera che potrà costituire un elemento di grande interesse per fiorentini e turisti e aprire ad un nuovo percorso». Il tunnel unisce la torre della Zecca, dove era l’antico conio e dalla quale si gode di un panorama straordinario su Firenze, con la torre San Niccolo.

Tempi incerti

«Il questo modo i flussi turistici sarebbero condotti verso quella che chiamo la ‘suggestione Oltrarnò. Siamo ovviamente in una fase di valutazione preliminare in cui non si possono ipotizzare tempi di realizzazione. Volendo fare una primissima proiezione dei costi però si possono ipotizzare tra i 3 e i 5 milioni di euro per l’intervento di ripristino», ha spiegato Giani.

L’antica fabbrica dell’acqua

La galleria binata (composta cioè da due elementi uguali e distinti), segue l’ipotetica continuazione della mura cittadine tra la torre della Zecca Vecchia e la Torre di San Niccolò. Un tempo era composta da due canali: uno a monte, filtrante ovvero funzionante come prima depurazione dell’acqua del fiume che poi sarebbe stata condotta e pompata in superficie alla fabbrica dell’acqua. L’altro canale invece serviva per l’ispezione e la manovra degli operai e conteneva il tubo dell’acquedotto, ancora oggi presente, che ripartiva dalla fabbrica dell’acqua e portava acqua pulita alla riva destra del fiume. L’accesso alla galleria era garantito da due pozzi completi di scaletta in muratura uno su ogni riva. Ed è proprio questa seconda galleria di manovra, ove insiste il tubo dell’acquedotto, che si intende ispezionare direttamente per ripristinarne l’agibilità.

 

7 Luglio 2023
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