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5:12 pm, 28 Giugno 23 calendario

Il Mes approda venerdì alla Camera, ma è pronto un nuovo rinvio

Di: Redazione Metronews
Il Mes approda
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Il Mes approda venerdì nell’Aula della Camera. «Siamo al momento della verità: venerdì è confermata la discussione generale alla Camera e la prossima settimana», presumibilmente mercoledì, «si svolgerà la votazione. E’ giunto il momento che il governo si prenda le proprie responsabilità e di terminare questo balletto con l’Europa». Lo ha detto la presidente dei deputati del Pd, Chiara Braga, al termine della Conferenza dei capigruppo di Montecitorio che ha confermato per venerdì la discussione generale sulla ratifica del Mes e ha fissato come quarto punto all’ordine del giorno del calendario dei lavori della prossima settimana il voto sul Mes. Ma la maggioranza si prepara ad un nuovo, lungo rinvio. Se l’Italia accelerasse ora sul Mes sarebbe «controproducente». L’Italia propone all’Europa di discutere «un pacchetto unico con Mes, Patto di stabilità e Unione bancaria». Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in aula a Montecitorio per il question time. Tajani ha proposto inoltre di riformare il Mes, introducendo ad esempio «il controllo dell’Europarlamento». Rispetto al passato, quando venne creato il Mes, il quadro è «profondamente mutato».

Il Mes approda in Aula, ma slitterà

Per il ministro Tajani «il Mes fu creato con un trattato intergovernativo nel 2012» come «strumento legato a un preciso contesto storico, oggi mutato. Solo cinque Stati hanno usufruito del Mes (Irlanda, Spagna, Portogallo, Cipro, Grecia), addirittura nessuno ha usato il Mes sanitario creato durante la pandemia. L’obiettivo oggi è di dotare la Ue dei mezzi per affrontare le sfide attuali, tra cui il sostegno all’Ucraina». Tajani ha aggiunto: «Spetta al Parlamento deliberare sulla ratifica del Mes e deciderne i tempi, ma un’indebita accelerazione potrebbe rivelarsi controproducente e ridurre la leva negoziale dell’Italia nel contribuire a disegnare una nuova governance economica europea». Per Tajani «non è solo il Mes il tema su cui discutere, è un pacchetto più ampio che riguarda tutta la politica finanziaria, che va messa al servizio dell’economia reale. E’ una partita cruciale che va affrontata con un approccio a pacchetto, discutendo insieme patto di stabilità, completamento dell’Unione bancaria e meccanismi di salvaguardia finanziaria. Questo è il metodo migliore per difendere davvero l’interesse nazionale».

Tajani chiede “approccio a pacchetto”

Il Mes – ha sostenuto Tajani in aula – «non può essere uno strumento emergenziale, il suo utilizzo come sostegno comune al fondo di risoluzione unico per le banche in dissesto andrebbe discusso con gli altri pilastri del quadro economico e finanziario dell’Europa, come l’Unione dei mercati di capitali e l’Unione bancaria. Il Mes potrebbe anche avere un ruolo per sostenere investimenti a condizioni favorevoli ed essere attivato nel caso di potenziali shock esterni futuri. Parte del Mes potrebbe essere usata per alimentare il fondo sovrano europeo, serve insomma una riforma più ambiziosa, una complessiva e articolata configurazione dell’architettura finanziaria europea». In conclusione, secondo Tajani, «servono cambiamenti più strutturali, il regolamento del Mes non prevede nemmeno un controllo da parte del Parlamento europeo. Personalmente faccio una critica europeistica al regolamento, perchè anche la Bce è tenuta a presentarsi regolarmente di fronte al Parlamento europeo, i responsabili del Mes sono sciolti da qualsiasi controllo».

Schlein: “Italia perde credibilità”

«Non ho mai visto un episodio in cui la maggioranza diserta un voto in aula sul Mes e lascia l’opposizione da sola a votare. Questo è il segno delle loro enormi divisioni ma anche della irresponsabilità di questo governo rispetto a impegni internazionali che l’Italia si è già assunta. Ratificare le modiche al quel trattato non significa chiedere l’accesso a quello strumento». Lo ha dichiarato la segreteria del Pd, Elly Schlein, in un punto stampa a Bruxelles. «Tenere bloccati venti Paesi per ragioni ideologiche e per non dire la verità alle italiane e agli italiani che si può ratificare anche senza usare vuol dire essere irresponsabili e ci sta mettendo in imbarazzo con gli interlocutori internazionali. E’ un fatto di credibilità».

28 Giugno 2023
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