Sinner dà forfait, Musetti fatto fuori da Rune
Giornata poco brillante per il tennis azzurro. Jannik Sinner ha dato forfait per un problema muscolare all’Open di Halle, sull’erba, contro il kazako Alexandr Bublik, Lorenzo Musetti, anch’esso sull’erba ma del Queen’s, ha ceduto in due set a Holger Rune.
Sinner si ritira contro Bublik
E’ finita dopo due games del secondo set l’incontro di quarti di finale tra Jannik Sinner e Aleksandr Bublik. Il tennista italiano si è ritirato per infortunio, dopo aver perso il primo set per 7-5 e i primi due giochi del secondo. Probabile un risentimento alla gamba destra, avvertito dopo uno scatto per recuperare una smorzata nel primo parziale, durante il quale i due tennisti hanno subìto un break per parte.
Rune troppo forte per Musetti
Anche Lorenzo Musetti esce ai quarti di finale al prestigioso torneo londinese del Queen’s per mano del danese Holger Rune. Il 20enne campione di Roma ha vinto 6-4, 7-5 sfruttando al meglio i momenti di calo dell’avversario e dimostrando una grande condizione recuperando dall’1-4 nel primo set. Nel secondo sul 4-5 ha poi annullato due set point prima di vincere e strappare il servizio a Musetti per il rush finale.
Camporese incoraggia Berrettini
L’erba del Queen’s era già orfana di Matteo Berrettini, trionfatore delle ultime due edizioni: il campione romano giorni fa aveva dovuto dare forfait per il ripresentarsi dei suoi problemi agli addominali. A proposito, “La Ragione” ha intervistato l’ex campione Omar Camporese, che ha voluto incoraggiare Berrettini stesso: «Il suo tennis è aggressivo e sfiancante per la parte alta del corpo. Matteo colpisce estremamente forte, sono certo che andrà a lavorare per rinforzarsi fisicamente dov’è necessario. Ho dovuto incrementare la muscolatura per un problema al tendine rotuleo. Ma Berrettini non deve ascoltare altre sirene. Metta da parte le stupidaggini che sente in giro sulla sua vita privata, per la storia con un personaggio famoso. Noi sportivi non possiamo avere una vita sociale? Rispetto ai miei tempi è una situazione più complicata per i social, ma la verità è che la mentalità italiana è ristretta: quando si perde vanno sempre in cerca di un colpevole».
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