Milano
5:40 pm, 9 Giugno 23 calendario

A Milano milioni di affitti in nero ma i controlli sono troppo pochi

Di: Redazione Metronews
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Milioni di euro evasi ogni mese a Milano per gli affitti in nero e i sindacati denunciano: «Le misure per scoprire gli evasori ci sono, basterebbe applicarle». Né il Comune, né la Regione, né la Guardia di Finanza sembrano avere al momento dati disponibili ufficiali e aggiornati sul fenomeno, nemmeno gli osservatori delle agenzie immobiliari. Le ultime ricerche risalgono al 2016, quando circa una casa su due era affittata senza contratto. Oggi, a distanza di sette anni, gli studenti e i lavoratori in città sono aumentati e la tensione abitativa, con le ultime proteste degli universitari, ha raggiunto livelli di guardia. A nulla è servito provare a individuare le irregolarità nelle locazioni immobiliari: le denunce non partono. Il Comune a marzo ha aperto addirittura una casella email sosaffiti.segnalazioni@comune.milano.it aperta a marzo dove i cittadini possono inviare le segnalazioni, ma gli affitti in nero, non sono, a quanto si apprende, tra le principali casistiche comunicate. Per i sindacati degli inquilini basterebbe che le Fiamme Gialle incrociassero i dati sugli immobili sfitti in città con quelli dei consumi, per scoprire così quante delle case vuote sono in realtà affittate in nero.

Caro affitti colpisce i fuori sede

L’ultima indagine sulle residenze degli studenti fuori sede, chiamata Abitare, stimava una cifra ipotetica di 10 milioni di euro al mese in affitti pagati in nero nel 2016. Dai dati della ricerca dell’Ufficio Politiche abitative della Cgil nazionale, con il sindacato degli inquilini Sunia e l’associazione Unione degli universitari (Udu), emergeva che circa il 50% dei contratti di affitto fosse totalmente in nero o registrato per una cifra inferiore a quella realmente pagata. La cifra di 10 milioni di euro risultava da questo calcolo: all’epoca la metà degli studenti non lombardi a Milano era 26.500 e il prezzo medio per una sistemazione era 400 euro. E nel 2023? Sette anni dopo, i prezzi dell’affitto sono lievitati, ma, senza uno studio, non è possibile fare una stima del fenomeno. A livello nazionale, dalla relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva da parte del Mef, allegata alla Nadef del 2022, risulta, su base induttiva, una stima di evasione da canoni di circa 600 milioni di euro.

Necessari controlli incrociati

Finché va tutto bene, l’inquilino solitamente non segnala questa irregolarità, perché altrimenti dovrebbe lasciare la casa e trovarne un’altra. Talvolta, però, accade che il padrone di casa decida di riprendersi l’immobile senza troppo preavviso: a quel punto, senza un contratto che tuteli l’inquilino, è molto difficile intervenire, anche per i sindacati. «Quando il proprietario dice alla persona di andarsene -spiega Mattia Gatti, segretario territoriale di Sicet Milano, il Sindacato inquilini casa e territorio- se questa si rifiuta, è capitato di vedere la polizia intervenire per mandarla via». Perché nulla prova che l’inquilino abbia pagato l’affitto: il proprietario ha diritto di rientrare in possesso della casa e denuncia l’occupazione senza titolo dell’alloggio. Chi sceglie il mercato sommerso per trovare una casa, si trova in una posizione di forte ricattabilità.

Un dato che potrebbe aiutare è quello relativo agli appartamenti sfitti in città, «perché in non pochi casi lo sfitto copre situazioni che non lo sono». A dirlo è Walter De Cesaris, segretario nazionale dell’Unione Inquilini, che sottolinea che attraverso l’incrocio delle utenze, «per cui i consumi rendono evidente che le case non sono disabitate, le amministrazioni e il fisco potrebbero individuare, senza troppa difficoltà, le situazioni di affitti in nero per poi intervenire con delle sanzioni». Secondo alcune stime gli appartamenti vuoti a Milano potrebbero aggirarsi attorno a quota 20mila.

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9 Giugno 2023
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