Studio, il concerto di Gabriele Manca dialoga con il respiro della musica

MUSICA Una prima assoluta, il 12 giugno, dalle 20.30 al Piccolo Teatro Studio Milano per Dialoghi con il respiro, il concerto per violino e orchestra di Gabriele Manca. A dirigere l’Orchestra Sinfonica ci sarà Francesco Bossaglia. A confrontarsi con questa composizione è il suo dedicatario, ovvero il violinista Fulvio Luciani.

Gabriele Manca pone l’accento, più che sulla forma, sul binomio “uno-tutti”, indagato all’interno del concetto della mutua compenetrazione, e non come contrapposizione ontologica.

Manca: «Il respiro metafora dell’articolazione musicale»

«Nove declinazioni del respiro – spiega il compositore -. Atto primario, fondativo dell’esistere, primo fra tutti gli atti e ultimo. Metafora dell’articolazione musicale, arsi e tesi, del senso stesso del fare musica e del viverla nel momento del suo manifestarsi all’udito; metafora primordiale della primordiale necessità degli opposti, lega all’ascolto più semplice ed elementare della musica che vede proprio nel suo respirare la capacità di compensare due elementi incompatibili».

«Un’impertinente idea di dialogo tra il respiro del singolo e del tutto»

«Dialoghi con il respiro – prosegue Gabriele Manca – è il quarto titolo, tra i miei pezzi, che vede la parola dialogo come costante ed è anche questo un dialogo “inconcludente”, ma che, come ogni dialogo, attende un confronto, una risposta, un rilancio. Una sorta di concerto per violino, spudorata e impertinente idea che non vuole confrontarsi con una immensa e ingombrante tradizione, ma che solamente porta con sé il principio di questo dialogo del respiro del singolo con il respiro del tutto».

Al violino, Fulvio Luciani a cui è dedicato il concerto

Fulvio Luciani è allievo di Paolo Borciani, primo violino del celebre Quartetto Italiano. È stato fondatore e primo violino del Quartetto Borciani, che per più di venti anni ha tenuto concerti in tutto il mondo, realizzato dischi e registrazioni radiotelevisive, commissionato ed eseguito nuove composizioni, tenuto corsi di perfezionamento.

Accanto all’attività di quartettista, Fulvio Luciani ha da sempre seguito anche un personale percorso di ricerca come esecutore, didatta e saggista.

Si è esibito per istituzioni quali il Teatro alla Scala, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Regio di Torino, la Società del Quartetto di Milano, i Pomeriggi Musicali, l’Unione Musicale, l’Istituzione Universitaria dei Concerti e l’Accademia Filarmonica Romana, Settembre Musica di Torino, il Festival Milano Musica e il Festival dei Due Mondi di Spoleto, la Biennale Musica di Venezia, le Settimane Musicali di Stresa , in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Iran.

Insegna violino presso il Conservatorio di Milano e suona con una antico violino italiano costruito da Andrea Gisalberti nel primo Settecento.

Giovanni Bonato presenta Where the whole Universe dwells

Il secondo brano in programma è Where the whole Universe dwells di Giovanni Bonato, il cui titolo è costituito da una citazione tratta da una dichiarazione di Cavallo Pazzo, capo della nazione degli Oglala Sioux, mentre stava seduto a fumare la Sacra Pipa con Toro Seduto per l’ultima volta, quattro giorni prima di venire assassinato.

Il mondo degli indiani d’America ha esercitato un notevole fascino sul compositore, che afferma: «E’ il loro messaggio di tolleranza, giustizia, pace, armonia e rispetto per l’ambiente circostante, sacralità nei confronti della natura nelle sue più svariate accezioni, che li rende a mio avviso così, anche drammaticamente, attuali».

Info su https://www.sinfonicadimilano.org/it/eventi/2022-23/3-bonato-manca/998