Vaticano
12:30 pm, 7 Giugno 23 calendario
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Papa Francesco al Gemelli per l’intervento. Cosa è il Laparocele incarcerato

Di: Redazione Metronews
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Papa Francesco è tornato all’ospedale Gemelli di Roma, dove oggi sarà sottoposto a un intervento chirurgico di laparotomia. A comunicarlo la Sala Stampa del Vaticano.

“Il Santo Padre al termine dell’Udienza Generale si è recato presso il Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma dove nel primo pomeriggio sarà sottoposto in anestesia generale ad un intervento chirurgico di Laparotomia e plastica della parete addominale con protesi”, spiega la nota della Santa Sede. “L’operazione, concertata nei giorni scorsi dall’equipe medica che assiste il Santo Padre, sì è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti“.

La degenza durerà alcuni giorni

“La degenza presso la struttura sanitaria durerà diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale”, comunica ancora la Santa Sede. L’intervento avrà inizio nel primo pomeriggio.

La terza volta al Gemelli

Il Papa per la terza volta torna al Policlinico Gemelli. L’operazione di oggi all’intestino, che avverrà in anestesia generale, come ha comunicato ilo Vaticano, segue quella al colon, molto delicata, alla quale aveva dovuto sottoporsi due anni fa, nel luglio 2021. All’epoca Francesco si operò per stenosi diverticolare del sigma, con rimozione di una parte del colon.

Il Pontefice ritornò in Vaticano dopo una degenza di 10 giorni. “Ho 33 centimetri di intestino in meno”, raccontò poi il Pontefice in una sua intervista. A marzo il nuovo ricovero al Gemelli per una “bronchite su base infettiva”. Francesco fu ricoverato dal 29 marzo al 1 aprile. La Sala stampa vaticana comunicò che il Papa aveva “lamentato alcune difficoltà respiratorie e che si è recato presso il Policlinico Gemelli per effettuare alcuni controlli medici”.

Il Papa oggi ha lasciato il Vaticano per andare al Gemelli dopo le 11. Come ogni mercoledì, ha tenuto l’udienza generale in piazza San Pietro dopo il conseuto bagno di folla in papamobile. La prossima comunicazione del Vaticano arriverà a fine pomeriggio, al termine del nuovo intervento chirurgico che sarà effettuato in anestesia generale.

Bergoglio, di ritorno dal viaggio in Canada, aveva parlato delle conseguenze che gli aveva procurato l’anestesia con l’intervento al colon nel luglio del 2021 e che lo avevano indotto a rinunciare all’intervento al ginocchio destro consigliato dagli specialisti: “Devo forse cambiare un po’ lo stile, diminuire, pagare i debiti dei viaggi che ancora devo fare. Risistemare. Ma sarà il Signore a dirlo. Credo che devo limitarmi un pò con questi sforzi – L’intervento chirurgico al ginocchio non va. Nel mio caso i tecnici dicono di sì, ma c’è il problema dell’anestesia che ho subito 10 mesi fa, sei ore di anestesia e ancora ci sono le tracce. Non si gioca, non si scherza con l’anestesia, e per questo si pensa che non è del tutto conveniente”.

Cosa è il Laparocele incarcerato

Il Laparocele incarcerato è un’ernia che si forma su una cicatrice dopo un intervento di chirurgia addominale. E’ uno dei possibili inconvenienti della chirurgia laparotomica, quella tradizionale in cui il chirurgo esegue un’incisione sull’addome di alcuni centimetri. In circa il 10% delle incisioni chirurgiche praticate sull’addome, infatti, nel corso del tempo si può verificare un cedimento della parete muscolo-fasciale attraverso il quale fuoriesce il peritoneo, un sottile foglietto ripiegato su se stesso che separa gli organi interni dalla parete addominale.

Questa condizione si manifesta con un gonfiore che compare in corrispondenza della cicatrice chirurgica. Altre cause possono essere infezioni della ferite, traumi che non hanno provocato un taglio della cute, la lassità delle strutture muscolari. Può essere causata anche dalle broncopneumopatie croniche ostruttive per i frequenti e violenti colpi di tosse che si riflettono sui muscoli della pancia.

Il laparocele si definisce «incarcerato», come appunto nel caso di Papa Francesco, quando l’apporto di sangue alla parte erniata è insufficiente a portare ossigeno, con gravi conseguenze per l’intestino. Il disturbo può essere asintomatico, ma in genere causa fastidio o dolore, soprattutto in caso di affaticamento, esercizio fisico, lunghe camminate, il mantenimento di una posizione eretta prolungata oppure sforzi addominali intensi, come con la tosse e gli starnuti. Nei casi più gravi può verificarsi un’occlusione intestinale con possibile sofferenza vascolare (ischemia) dell’intestino fuoriuscito.

Il chirurgo può, con degli interventi manuali, riportare in sede il contenuto presente nel laparocele; quando questo non è possibile e sopraggiungono complicanze è necessario intervenire d’urgenza. Il laparocele può essere trattato solo con un intervento chirurgico. Quando possibile, si prende in considerazione la chirurgia laparoscopica, che con tre piccole incisioni permette l’accesso di una telecamera e degli strumenti di lavoro, controllabili dall’esterno. Nei casi in cui il laparocele sia di notevoli dimensioni può essere necessario un intervento in laparotomia, con un’incisione ampia nell’addome.

Sia l’intervento in laparoscopia che quello in laparotomia vengono eseguiti in anestesia generale, con una durata dell’operazione compresa tra le 2 e le 3 ore. Per la convalescenza è necessario un ricovero di due giorni. Una volta dimesso, il paziente dovrà evitare sforzi fisici per almeno 15 giorni ed indossare una fascia elastica contenitiva, pancera addominale, per almeno un mese.

7 Giugno 2023
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