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4:09 pm, 7 Giugno 23 calendario

Migrazione e asilo, Consiglio Affari Interni Ue rompe l’unanimità

Di: Redazione Metronews
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Svolta in arrivo su migrazione e asilo. Domani il Consiglio Affari Interni Ue – composto dai ministri dell’interno dei 27 Stati membri – dovrebbe votare a maggioranza qualificata, una volta che la presidenza ne avrà valutato l’opportunità, per concordare la posizione negoziale sul regolamento in materia di asilo, una delle colonne del patto proposto dalla Commissione di Ursula von der Leyen nel settembre 2020. Lo ha spiegato un alto funzionario Ue, in vista della riunione a Lussemburgo. «Useremo la maggioranza qualificata», dice la fonte, perché «se cercassimo l’unanimità non troveremmo mai l’accordo». Una volta che il Consiglio avrà deciso, cosa che non è sicura e che la fonte dà in modo ottimistico al 50% come probabilità, la posizione negoziale andrà confrontata nel trilogo con quella del Parlamento Europeo, per il testo finale. La presidenza svedese, è stato ricordato, ha detto chiaramente che utilizzerà «i poteri conferiti dai trattati». I Paesi membri sono attualmente divisi in tre gruppi: «alcuni» sono per il sì al compromesso sul tavolo; un «numero molto piccolo», probabilmente Polonia e Ungheria, dice di no, mentre un «gruppo molto ampio» di Paesi dice «sì, ma vogliamo qualcosa di più». Il fatto è che «i negoziati a un certo punto devono terminare e il momento è arrivato».

Migrazione e asilo “senza piano B”

Il tentativo di far passare i ricollocamenti obbligatori a maggioranza qualificata era naufragato sotto la Commissione di Jean-Claude Juncker, che aveva escogitato una ripartizione dei richiedenti asilo modellata sulle quote di pesca. Il tentativo di procedere a maggioranza era fallito sia a causa della ferma opposizione del presidente del Consiglio Europeo di allora, il polacco Donald Tusk, sia per la nettissima contrarietà del gruppo di Visegrad ai ricollocamenti obbligatori (oltre a Polonia e Ungheria, anche Repubblica Ceca e Slovacchia erano nettamente contro; da allora, l’afflusso di rifugiati ucraini determinato dalla guerra scatenata dalla Russia ha cambiato il clima in alcuni Paesi). Tuttavia, oggi sul tavolo non ci sono più i ricollocamenti obbligatori, bensì la «solidarietà obbligatoria», che può prendere diverse forme ma realisticamente appare il solo compromesso possibile tra gli Stati membri, atteso che i ricollocamenti obbligatori non avrebbero la maggioranza in Consiglio: dunque ricollocamenti, oppure contributi finanziari (in ragione di 20 mila euro per ogni persona non ricollocata, secondo l’ultima proposta), oppure ancora mezzi per controllare i flussi migratori. L’Italia si colloca nel gruppo dei Paesi disposti a votare sì, a patto di ottenere di più. Ma per una fonte diplomatica Ue, sarebbe «possibile» arrivare ad una maggioranza qualificata in Consiglio anche senza l’Italia, ma di certo «non è desiderabile».

Salvate 1.400 persone in 24 ore

Vista l’incertezza sull’ok dei governi al testo la fonte non ha escluso che possano essere convocate altre riunioni tra i ministri competenti. «Per ora non parliamo di un piano B» rispetto all’approvazione della bozza in discussione da mesi, perchè la preparazione di un altro metodo per andare avanti nel negoziato in questo momento «verrebbe letta come una mancanza di serietà», ha concluso la fonte. Intanto la Guardia costiera italiana è stata impegnata, nelle ultime ore, in diversi soccorsi nel Mar Ionio, in area di responsabilità Sar italiana. Salvati oltre 1.400 migranti in 24 ore. Nel dettaglio, nella notte tra il 5 e il 6 giugno a seguito di avvistamento aereo Frontex, due motovedette della Guardia Costiera, rispettivamente provenienti da Roccella Ionica e Catania, con la collaborazione di un pattugliatore Frontex, sono intervenute, per trarre in salvo circa 590 persone presenti a bordo di un peschereccio a 52 miglia da Crotone.

Bambini in difficoltà

I migranti sono stati in seguito trasbordati su nave Diciotti della Guardia costiera. La stessa nave Diciotti è stata successivamente impegnata nelle attività di soccorso di un secondo peschereccio con circa 650 migranti a bordo. Le attività si sono svolte con il supporto della Nave di Frontex «MAI 1107», di due motovedette della Guardia costiera, nonchè di un mercantile presente in zona. Durante le prime ore del mattino di ieri, una motovedetta della Guardia costiera di Crotone ha tratto in salvo i 47 migranti presenti a bordo di una barca a vela in difficoltà. Tra questi due bambini che necessitavano di immediate cure mediche. Concluse questa notte, invece, le operazioni di soccorso di circa 130 migranti presenti a bordo di un barchino in difficoltà a 117 miglia da Capo Rizzuto, segnalato anche da Alarm Phone, su cui sono intervenute la motovedetta della Guardia costiera di Crotone e un’unità navale della Guardia di finanza.

7 Giugno 2023
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