Il West Ham con Bowen beffa la Viola al 90′: 2-1 e addio coppa

A Praga, il West Ham beffa la Fiorentina al 90′, con un gol di Bowen in contropiede: 2-1 e addio. La Viola di Italiano, sconfitta dall’Inter nella finale di Coppa Italia, vede sfumare il suo secondo sogno pur avendo giocato in modo convincente (ma poco concreto). Ma a perdere è un po’ tutto il calcio italiano. I gol, nella ripresa: Benrahma porta in vantaggio gli inglesi su rigore, poco dopo pareggia Bonaventura. E nel finale, appunto, Bowen sigilla la Coppa. Partita equilibrata, con prevalenza, nel gioco, della Fiorentina. Biraghi colpito da un oggetto nel primo tempo: ha sanguinato alla testa. Pre-partita molto agitato: 16 tifosi viola arrestati nella capitale ceca per aver aggredito degli inglesi in un pub del centro storico.

Biraghi colpito alla testa, gol annullato a Jovic

Primo tempo molto equilibrato, con una certa prevalenza territoriale dei Viola, però, ispirati da Amrabat. Nei primi minuti, due conclusioni degli inglesi: di Antonio e di Rice, ma nulla che potesse impensierire più di tanto la porta difesa da Terracciano. Poi, la Viola si fa vedere con il mobilissimo Gonzalez e con Jovic, “murato” appena sottoporta dalla retroguardia avversaria. Poco dopo la mezz’ora, Biraghi viene colpito alla testa, vicino al corner che stava per battere, da un oggetto. Gli sanguina la testa, l’arbitro del Cerro Grande sospende brevemente il match. Molto irrequieti i tifosi inglesi: si segnalano per il frequente lancio di oggetti, specie bicchieri di plastica. Al 45′, gol annullato a Jovic: è in fuorigioco, nell’area piccola, quando corregge di testa in porta la respinta di Areola su colpo di testa di Kouamé. Peccato.

Benrahma (rigore), poi Bonaventura. E la beffa di Bowen

La ripresa comincia con Cabral al posto di Jovic, che si era infortunato proprio in occcasione del gol annullatogli alla fine della prima frazione. Quanto al gioco, la Fiorentina riprende da dove aveva finito: con il pallino del gioco saldamente in pugno. Ma poco dopo il 60’ è il West Ham a passare: colpa di un tocco di mano di Biraghi, in difesa, che l’arbitro verifica al monitor. Rigore: che Benrahma segna con un tiro forte nell’angolo alla sinistra di Terracciano. Un 1-0 beffardo. Ma al 67’ c’è subito il rimedio: Bonaventura è lestissimo, nell’area avversaria, a controllare di sinistro un assist di testa di Gonzalez, a passarsi il pallone sul destro e a schiaffarlo in posta con un tiro angolato imprendibile per Areola. Il cuore Viola esplode con un senso di liberazione. Al 72’, dopo un’azione sul fondo dell’imprendibile Gonzalez, ancora lui, è un tiro di Mandragora, di poco fuori, a far gridare al gol la curva gigliata. La partita si scalda, e parecchio. E gli inglesi non demordono: all’81’ Terracciano salva su Soucek. All’89’ un forte destro di Amrabat da fuori area viene bloccato in presa da Areola. Ma al 90’, è Bowen, lanciato in contropiede da Paquetà, a beffare Terracciano e la Fiorentina: 2-1. Sospetto di fuorigioco: ma l’arbitro, dopo controllo al monitor, purtroppo convalida. Cinque minuti di recupero, Fiorentina con l’acqua alla gola. Ma gli assalti sono stati inutili. Finisce così.

I disordini: 16 tifosi viola fermati a Praga

Almeno 16 tifosi della Fiorentina sono stati fermati a Praga dopo un assalto ai rivali inglesi in un pub della Città Vecchia, poche ore prima della finale di Conference League. Il bilancio è di tre sostenitori del West Ham feriti (due pensionati e un tifoso che ha riportato tagli ed escoriazioni nel lancio di oggetti) e un centinaio di ultras viola identificati. Teatro degli scontri il pub Tekila Tekila sulla via Rytìskà, a due passi da Piazza San Venceslao, che esponeva all’esterno una bandiera del West Ham e ospitava 300 tifosi inglesi. Una cinquantina di ultras viola, con felpe nere, cappucci tirati su e i volti coperti, hanno attaccato gli inglesi con il lancio di bottiglie, sedie e fumogeni e con spranghe e cinghie. Ci sono stati momenti di forte tensione, ripresi dai telefonini di turisti e tifosi, fino all’intervento dei poliziotti, molti dei quali in borghese, che hanno fermato molti ultrà villa che si stavano allontanando di corsa.