Caso Bibbiano
9:09 pm, 6 Giugno 23 calendario

Bibbiano, assolto in appello lo psicologo Foti. “Quattro anni di gogna…”

Di: Redazione Metronews
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Si ribalta in secondo grado la sentenza per Claudio Foti, lo psicoterapeuta coinvolto nell’inchiesta“Angeli e Demoni”, noto alle cronache come il caso Bibbiano,  sui presunti affidi illeciti nella Val d’Enza Reggiana.

La Corte di Appello di Bologna lo ha infatti assolto da tutte le accuse: per non aver commesso il fatto dall’abuso di ufficio e perché il fatto non sussiste dal reato di lesioni dolose gravi. Confermata anche l’assoluzione dall’accusa di frode processuale. In primo grado a Reggio Emilia era stato condannato a quattro anni. Il fondatore della onlus Hansel & Gretel ha accolto la sentenza, arrivata dopo una lunga di camera di consiglio, con commozione.

Foti: “Anni di gogna”

«Hanno vinto la verità e la giustizia, dopo quattro anni di gogna. Ho pianto, si è incrinato il teorema accusatorio», ha commentato l’imputato alla lettura della sentenza. Un caso che ha avuto una notevole rilevanza anche politica.

Foti era considerato una figura chiave dell’inchiesta della Procura di Reggio Emilia. «Foti è stato riscattato di quattro anni di umiliazione e persecuzioni come uomo e come psicoterapeuta- ha commentato il suo difensore, l’avvocato Luca Bauccio – Il processo Foti è un processo alla scienza ed è stato un processo di persecuzione e pregiudizio. Abbiamo dimostrato alla Corte di Appello che la scienza prima di tutto assolveva Claudio Foti e che ogni suo comportamento è stato ispirato al rispetto delle regole della sua professione». «La Procura generale leggerà le motivazioni della sentenza e all’esito valuterà se sussistono spazi per un ricorso in Cassazione. Sottolineo la piena sinergia tra la Procura di Reggio Emilia e la Procura generale», ha detto la procuratrice generale reggente di Bologna, Lucia Musti.

Il caso Bibbiano

La mattina del 27 giugno 2019 16 fra amministratori, assistenti sociali e psicoterapeuti furono raggiunti da misure cautelari eseguite dai carabinieri di Reggio Emilia nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Valentina Salvi. Le indagini erano partite alla fine dell’estate del 2018, dopo la mole sospetta di denunce per ipotesi di reati di abusi sessuali e violenze ai danni di minori da parte dei servizi sociali dell’Unione Val d’Enza, un consorzio di sette comuni emiliani di cui fa parte anche Bibbiano. Secondo la Procura di Reggio Emilia, le persone coinvolte avrebbero agito a vario titolo per togliere i bambini a famiglie per affidarli ad amici o conoscenti. Sotto la lente di ingrandimento sospette relazioni falsificate e manipolazioni varie, volte a dimostrare che i bambini coinvolti avessero subito abusi e giustificare così il loro affidamento ad altri nuclei familiari, convincendo di questo anche gli stessi bambini.

6 Giugno 2023 ( modificato il 7 Giugno 2023 | 9:50 )
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