Guerra Ucraina
5:13 pm, 5 Giugno 23 calendario

Offensiva di Kiev a Bakhmut. Raid in Russia, il Belgio chiede chiarimenti

Di: Redazione Metronews
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L’Ucraina ha confermato oggi  di stare conducendo «azioni offensive» in alcuni settori del fronte, rivendicando successi vicino alla città orientale di Bakhmut. «Il settore Bakhmut rimane l’epicentro delle ostilità. Stiamo avanzando su un fronte abbastanza ampio. Stiamo ottenendo successi», ha detto la vice ministra della Difesa ucraina Hanna Maliar su Telegram. Del resto lo ammette anche il leader e fondatore del gruppo di mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin, definendo questa avanzata a Bakhmut, riconquistata proprio dalla Wagner e consegnata all’esercito russo, “una disgrazia” e denunciando il fuoco amico dell’esercito russo su uomini della Wagner. Questo mentre il cardinale Zuppi è in missione di pace a Kiev.

Offensiva a Bakhmut

Ma nella guerra di informazioni che affianca quella sul campo i comandi russi sostengono di aver respinto un’offensiva diKiev  «su larga scala» nel Donbass, nella quale  gli ucraini avrebbero perso oltre 250 persone, 16 carri armati, tre veicoli da combattimento di fanteria e 21 veicoli corazzati da combattimento. Il Centro per le Comunicazioni strategiche e la sicurezza dell’informazione, un’agenzia governativa di Kiev, ha bollato la versione di Mosca come una falsa «operazione psicologica e mediatica» volta a «demoralizzare gli ucraini». Il portavoce del raggruppamento orientale delle forze armate ucraine, Serhiy Cherevatyi, ha parlato di «versione delirante», avvertendo che «quando la controffensiva inizierà, tutti lo sapranno». E sul fronte dei numeri hanno rinfacciato a Mosca  che solo nelle ultime 24 ore sono 410 i militari russi uccisi nei combattimenti e sono in tutto 210.350 i soldati russi che hanno perso la vita in Ucraina dall’inizio della guerra.

Il Belgio chiede spiegazioni su raid in Russia

L’altro fronte caldo è quello oltre confine, all’interno del territorio russo, che sta provocando non pochi malumori tra gli alleati, soprattutto per i bombardamenti su Belgorod e i raid di combattenti russi filoucraini. Il primo ministro belga, Alexander De Croo, ha affermato che saranno chiesti all’Ucraina chiarimenti riguardo alle rivelazioni, pubblicate nei giorni scorsi dal Washington Post, riguardo all’uso da parte dei combattenti filo ucraini nei loro raid oltre la frontiera russa di mezzi ed armi ricevute dai Paesi Nato, tra i quali fucili forniti dal Belgio. «Le armi europee sono fornite all’Ucraina a condizione che vengano usate sul territorio ucraino con il proposito di difenderlo ed abbiamo strette misure di controllo per garantire che sia così» ha aggiunto oggi parlando alla radio belga. Dal canto suo la ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, ha escluso che propri armamenti inviati all’Ucraina siano finiti nelle mani dei russi. Ha inoltre assicurato che, sebbene «in una guerra possa accadere di tutto», la Spagna non ha «assolutamente» elementi che possano avvalorare questa ipotesi. Secondo la Cnn comunque l’Ucraina ha contattato e messo in campo una rete di agenti e simpatizzanti in Russia, agenti che compiono atti di sabotaggio e che rifornisce di droni per compiere attacchi, droni che probabilmente entrano nella Federazione Russa attraverso rotte di contrabbando. Sarebbero stati proprio questi agenti sotto copertura all’origine dell’attacco con droni contro il Cremlino, il 5 maggio, e magari anche di quello che, pochi giorni fa, ha preso di mira un quartiere residenziale alle porte di Mosca e raffinerie petrolifere nel Sud della Russia (finora si era pensato che questi droni arrivassero da oltre il confine con l’Ucraina). Secondo le informazioni fatte filtrare dai servizi Usa i droni sono fabbricati in Ucraina.

Droni su Belgorod

In ogni caso anche oggi droni sono caduti sul territorio russo e le autorità hanno chiuso al traffico un tratto dell’autostrada che collega Mosca alla frontiera con l’Ucraina, nella regione di Kaluga, proprio a causa della caduta di due droni.  Attacchi con i droni contro un’installazione energetica sono stati denunciati dal governatore di Belgorod, Viacheslav Gladkov.  E proprio per difendere la regione di Belgorod il leader ceceno, Ramzan Kadyrov, ha offerto al Cremlino le truppe della Repubblica del Caucaso. Kadyrov ha sottolineato che per far fronte a questa minaccia serve non solo «l’esperienza militare, ma anche l’antiterrorismo».

 

 

5 Giugno 2023
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