Il Napoli chiude in bellezza (e amarezza). Ovazione per Quagliarella
Il Napoli chiude in bellezza una stagione da incorniciare. La squadra di Spalletti supera 2-0 la Sampdoria. Tutto nella ripresa, con un gol su rigore di Osimhen (capocannoniere del campionato con 26 reti) e uno di Simeone, con una botta dal limite nel finale. Nell’ultima giornata di campionato il Napoli sale a 90 punti, staccando la Lazio seconda in classifica di 16 lunghezze, a testimoniare ancor di più il dominio azzurro di questa annata.
Quagliarella riceve il saluto del pubblico
La grande giornata di festa, tra il successo e la premiazione finale con la coppa per lo scudetto, ha il sapore amaro per l’addio di Luciano Spalletti, già annunciato nelle scorse settimane. Ovazione del pubblico per il doriano (ma campano) Quagliarella, commosso, alla probabile partita di addio al calcio. Nel primo tempo ha anche sfiorato il gol di testa che sarebbe valso l’1-0 per la Samp.
Il Napoli chiude battendo la Sampdoria 2-0
Per il capitolo finale il tecnico del Napoli saluta il “Maradona” con la formazione migliore a sua disposizione: Meret in porta, Rrhamani e Ostigard centrali, Di Lorenzo e Mario Rui sulle fasce. A centrocampo Anguissa, Lobotka e Zielinski. Davanti Elmas dal primo minuto, a completare il tridente con Osimhen e Kvaratskhelia. Vittima sacrificale la Sampdoria, già retrocessa, di Dejan Stankovic, anche lui alla sua ultima con i doriani, che schiera Turk tra i pali, Gunter, Amione e Murru sulla linea difensiva. A centrocampo Zanoli, Paoletti, Rincon e Augello. Sulla trequarti Leris alle spalle di Gabbiadini e Quagliarella.
Amarezza per l’addio di Spalletti. Che ha già nostalgia
Ma la partita, ovviamente, ha contato solo per la passerella dei protagonisti. «Sarà difficile staccarsi da tutto, anche dalle piccolezze. Sono tutti coinvolti in questa festa, Napoli e il Napoli hanno insegnato come festeggiare, cos’è la felicità, hanno fatto un investimento importante sul calcio per il futuro: tanti bambini ora amano il Napoli». Così Luciano Spalletti, ai microfoni di Dazn, nel pre-gara di Napoli-Samp. Il tecnico ha fatto vedere ai suoi giocatori un video «rappresentativo della stagione, del sentimento fra di noi, del coinvolgimento della città e di tutti quelli che avevano nel cuore il desiderio di alzare questa coppa», ha poi rivelato Spalletti, alla sua ultima panchina con i partenopei. Dopo la partita ha detto: «Un ripensamento? No, io devo essere fedele a me stesso, è una decisione che ho preso, ragionata. Da casa sarò sempre a vederli e fare il tifo per loro e io non gufo…».
Il “Maradona” strapieno, Napoli in festa
Lo stadio è stato una bolgia, oggi. Sugli spalti gioia incontenibile dei circa 55mila tifosi accorso per l’ultimo abbraccio ai propri beniamini e l’addio a mister Luciano Spalletti che rende la festa agrodolce. E la città? Come se Napoli e il Napoli calcio non avessero ancora festeggiato. Come se il 4 maggio non ci fosse stato alcun corteo per le vie della città o come se domenica 6 maggio non ci fosse stato il tripudio di folla, fumogeni e cori prima, durante e dopo Napoli-Fiorentina. scommesse e nei luoghi in cui sono posizionati i maxi schermi. Il Maradona è sold out da settimane e, ormai, tutto è pronto per la grande festa.
De Laurentiis e Giorgio Armani
Un regalo speciale durante l’intervallo del match tra Napoli e Sampdoria: il presidente del club partenopeo, Aurelio De Laurentiis, ha consegnato il calco del piede di Diego Armando Maradona, opera dell’artista Stefano Ceci, allo stilista Giorgio Armani. «E’ un grande appassionato dello sport: da quando abbiamo lui le nostre maglie sono sempre più belle» spiega De Laurentiis che poi chiede ad Armani quale è la prima cosa che gli viene in mente quando pensa a Napoli: «La bellezza» risponde subito lo stilista.
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