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5:00 am, 3 Giugno 23 calendario

Alghe in tavola: in insalata, nel sugo o nei dolci

Di: Redazione Metronews
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ALIMENTAZIONE Per molti le alghe trovate in spiaggia sono motivo di lamentele. Pochi sanno che questi organismi, oltre ad essere fondamentali per preservare gli ecosistemi marini, proteggere le coste dall’erosione e a assorbire fino a 400 volte più di un albero l’anidride carbonica, sono anche importanti per l’alimentazione. Cibocrudo, in occasione della Giornata mondiale degli Oceani dell’8 giugno, ha redatto un elenco di alghe commestibili e per ciascun tipo ha elencato i benefici che l’organismo umano ne può trarre.

Le alghe Kombu

Conosciuta anche con il nome inglese kelp, l’alga kombu appartiene alla classe delle alghe brune ed è particolarmente apprezzata per la sua capacità di donare un gustoso sapore di mare a qualsiasi piatto. È un’alga ricchissima di iodio e sodio, perfetta per insaporire il tradizionale brodo dashi della cucina giapponese oppure un sugo con pomodoro, prezzemolo e capperi, o ancora nell’impasto di crackers e grissini. Dopo essere stata usata per preparare il brodo o bollire i legumi per ammorbidirne la buccia, può essere sciacquata e riutilizzata, oppure congelata per un successivo utilizzo: un cibo, insomma, a zero sprechi.

L’alga Wakame

La wakame appartiene alla famiglia delle alghe brune ed ha un sapore leggero e delicato. Deliziosa in insalata, ad esempio con fettine di cetrioli, aceto e semi di sesamo, può essere consumata semplicemente sbriciolata su riso e altri cereali oppure fatta rinvenire in acqua per una decina di minuti. Molto ricca di iodio, minerale necessario per un corretto funzionamento della tiroide, presenta un ottimo rapporto tra omega-6 e omega-3 dall’effetto antiossidante, mantenuto integro dalla lavorazione a basse temperature.

Le alghe Irish Moss

L’Irish moss o muschio irlandese, è un’alga rossa che cresce sulle coste atlantiche dell’Europa e del Nord America. Un tempo considerata un rimedio per le malattie respiratorie, questa alga veniva aggiunta a zuppe e infusi per via del suo potere ricostituente: superfood ricco di minerali, contiene il 50% di carragenina, un polisaccaride dalle proprietà immunomodulanti e antivirali. Sono forse le alghe più trendy: la loro efficacia nel supporto alla produzione di collagene le ha rese popolarissime tra vegetariani e vegani che non vogliono usare integratori di collagene di provenienza animale. Le alghe Irish moss possono essere utilizzate in due modi: per creare degli infusi densi o frullate con acqua per creare un gel di Irish moss crudo, ottima base per smoothies, marmellate o ricette di pasticceria.

L’alga Dulse

La Dulse è un’alga rossa originaria dell’oceano Atlantico che cresce sulle coste rocciose, dal delicato sapore di mare. Ricca di lisina, ferro, vitamine A, B12, C e K, e di acidi grassi polinsaturi facilmente assimilabili, questa alga contiene preziosi antiossidanti e ha un effetto protettivo nei confronti delle malattie cardiovascolari e del diabete. Si può consumare secca, magari tritata in fiocchi, oppure farla rinvenire in acqua per alcuni minuti, quindi scolarla e sciacquarla sotto acqua corrente prima dell’utilizzo. Da provare l’abbinamento patate e dulse spolverando un po’ di alga essiccata e tritata sul purè oppure per condire le patate arrosto al posto del classico rosmarino.

L’Alga Spaghetti di mare

Si tratta di una grande alga bruna dalle foglie filiformi che ricordano la pasta lunga, e da cui deriva il nome. Dal gusto delicato che ricorda quello di un vegetale di terra, l’alga spaghetti di mare può essere consumata in modo simile alla pasta di grano ed è un’ottima alternativa priva di glutine e low carb a noodles e spaghetti. Queste alghe sono ricche di magnesio e fucoxantina, carotenoide dagli effetti protettivi contro il tumore del colon-retto oltre che di composti fenolici, tannini, flavonoidi dalle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Gli spaghetti di mare vengono tuttora raccolti in modo sostenibile: a mano, quando arriva la bassa marea e avendo cura di non strapparne le radici, in modo da favorire la ricrescita.

3 Giugno 2023 ( modificato il 26 Maggio 2023 | 17:44 )
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