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4:05 pm, 31 Maggio 23 calendario

Pil oltre le attese nel primo trimestre: la stima 2023 sale all’1%

Di: Redazione Metronews
Pil oltre le attese
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Pil oltre le attese nel primo trimestre dell’anno: il prodotto interno lordo italiano, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e dell’1,9% nei confronti del primo trimestre del 2022. Entrambe le misure registrano una revisione al rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto alla stima preliminare di fine aprile. Lo riferisce l’Istat, precisando che la crescita congiunturale del Pil diffusa il 28 aprile 2023 era stata dello 0,5%, mentre quella tendenziale era stata dell’1,8%. Il primo trimestre del 2023 – fa notare l’Istat – ha avuto due giornate lavorative in più del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al primo trimestre del 2022. La variazione acquisita per il 2023 è pari a +0,9%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto alla stima di aprile (+0,8%). «La stima completa dei conti economici trimestrali – sottolinea l’Istat – conferma la ripresa dell’economia italiana nel primo trimestre del 2023 dopo la battuta d’arresto di fine 2022».

Pil oltre le attese con consumi in aumento

Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in aumento, con una crescita dello 0,7% dei consumi finali nazionali e dello 0,8% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono diminuite, rispettivamente, dell’1% e dell’1,4%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per +0,7 punti percentuali alla crescita del Pil: +0,3 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private ISP, +0,2 gli investimenti fissi lordi e +0,2 la spesa delle Amministrazioni pubbliche. Per contro, sia la variazione delle scorte, sia la domanda estera netta hanno contribuito negativamente alla variazione del Pil, entrambe per -0,1 punti percentuali. Si registrano – conclude l’Istat – andamenti congiunturali positivi del valore aggiunto nell’industria e nei servizi, cresciuti rispettivamente dello 0,2% e dello 0,8%, e una stazionarietà nell’agricoltura.

Ripresa in costruzioni e servizi

«Nel primo trimestre di quest’anno la crescita dell’economia ha di nuovo superato le attese. Per il 2023 le previsioni oggi disponibili convergono su un aumento del prodotto intorno all’uno per cento», ha sottolineato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nelle Considerazioni finali in occasione della presentazione della Relazione annuale. «La ripresa – ha spiegato – è stata più marcata nelle costruzioni, sostenute dagli incentivi fiscali per la riqualificazione del patrimonio edilizio, e nei servizi, tornati a espandersi significativamente con il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dei contagi. Nonostante le difficoltà in corso d’anno, anche la produzione manifatturiera si è mantenuta in media sui livelli del 2019». «È un risultato incoraggiante, che accogliamo con giusto entusiasmo pensando che sia un buon segnale che diamo anche all’Europa». Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sui dati del Pil sulla crescita, in rialzo, dell’economia italiana per il primo trimestre. «Continuiamo a tenere i conti in ordine, con responsabilità e serietà. I buoni risultati di crescita, voglio sottolinearlo – conclude Giorgetti – sono il frutto dell’impegno degli imprenditori e dei lavoratori, veri eroi dei nostri tempi».

Attenzione alle disuguaglianze

«Non c’è dubbio che il contesto geopolitico è ancora molto complesso ma se guardiamo alle aspettative dell’anno scorso rispetto alla crescita del Paese, tutti dicevano che si poteva entrare in un contesto di recessione: oggi la valutazione è che la crescita possa essere tra 0,8% e 1,2%. Quindi, manterrei un approccio sostanzialmente positivo alla dinamica del Paese: quello che mi preoccupa è la forte crescita delle disuguaglianze e della povertà». Lo ha detto l’ad di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. «Ci sono alcuni aspetti su cui è necessario assolutamente intervenire per mitigarli», ha aggiunto Messina, perchè «possono rappresentare un problema dal punto di vista sociale. Però – ha insistito – in termini complessivi le imprese e le famiglie del nostro Paese stanno mantenendo dei valori estremamente positivi nelle dinamiche 2023 e mi aspetto che questo accadrà anche nel futuro. Ma sulle disuguaglianze tutti noi dobbiamo porre grande attenzione».

31 Maggio 2023
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