Legge su maternità surrogata reato universale in Aula il 19 giugno

La commissione Giustizia della Camera ha terminato l’esame degli emendamenti presentati alla proposta di legge della maggioranza per rendere la maternità surrogata reato universale, ovvero reato per cui i cittadini italiani che ricorrono alla gestazione per altri all’estero saranno perseguibili. Per il via libera formale del testo bisogna tuttavia attendere la prossima settimana, quando sarà votato il mandato al relatore e saranno resi i pareri delle commissioni competenti. Il testo approderà nell’Aula della Camera lunedì 19 giugno per la discussione generale. «La posizione del Governo in merito, in conformità alle massime giurisdizioni dello Stato, è chiara e di assoluta condanna di ogni forma di surrogazione di maternità, in quanto forma di commercializzazione della genitorialità, lesiva della dignità della donna e dei diritti dei bambini», ha ribadito la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella, parlando al question time alla Camera.
Maternità surrogata legge in arrivo
La «surrogazione di maternità», ha proseguito Roccella, «è una procedura che si realizza mediante forme contrattuali rigide e vessatorie, necessariamente di tipo commerciale: anche le forme cosiddette “altruistiche” spesso mascherano pagamenti in forma di rimborsi spese e/o indennità e prevedono comunque sempre l’obbligo per la donna di cedere il figlio ai committenti. Col risultato peraltro paradossale che in questi casi spesso sono solo le donne a ricevere eventualmente meno soldi, perchè l’attività dei centri di fecondazione artificiale, le consulenze legali e contrattuali e le biobanche richiedono comunque lo stesso pagamento». La ministra ha sottolineato che l’attenzione del Governo sul tema dell’utero in affitto «è massima, in sede nazionale come nei consessi sovranazionali, e con la stessa attenzione, nel rispetto dei diversi ruoli, vengono seguiti i lavori parlamentari relativi alla proposta di legge per rendere il reato di maternità surrogata perseguibile anche se commesso all’estero, per porre fine a quella legittimazione di fatto che sta portando con sè una pericolosa assuefazione culturale che contrasteremo con ogni mezzo a nostra disposizione. Ciò – ha concluso – nella speranza che questa battaglia possa unire senza distinzioni di parte chiunque abbia a cuore la dignità delle donne e i diritti dei bambini».
M5S: «Pensare a diritti dei bambini»
«Come purtroppo previsto, la maggioranza ha bocciato tutti gli emendamenti 5 Stelle alla legge sulla maternità surrogata con i quali volevamo introdurre finalmente una piena tutela dei diritti di tutte le bambine e di tutti i bambini. Con il nostro pacchetto di proposte, snello ma estremamente curato dal punto di vista giuridico, avremmo potuto stabilire una volta per tutte che ogni bambino ha il diritto ad avere due genitori e tutta la rete parentale», affermano in una nota i deputati M5S nella commissione Giustizia della Camera Stefania Ascari, Federico Cafiero De Raho, Valentina D’Orso e Carla Giuliano. «Proponevamo, e riproporremo in aula, un ventaglio di soluzioni tutte pensate nel prevalente interesse dei bambini. Peraltro con i nostri emendamenti il Parlamento potrebbe accogliere in pieno il monito della Corte Costituzionale rivolto proprio al legislatore. Ma l’Italia è in mano a una maggioranza irresponsabile – aggiungono i parlamentari del M5S – che pur di seguire il suo furore ideologico calpesta i diritti delle persone e la responsabilità istituzionale. A dimostrazione del fatto che la loro è solo propaganda vuota – concludono – in commissione non abbiamo sentito nulla, se non pochissimi, improvvisati e superficiali giri di parole, che giustificasse la loro scelta di bocciare i nostri emendamenti. Fdi, Lega e Forza Italia non hanno saputo o voluto dire nulla, ad esempio, sulla sorte delle bambine e dei bambini che dovranno vedere i loro genitori incriminati».
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