I sindacati a Palazzo Chigi. Cisl: “Buon incontro”. Ma la Cgil: “Avanti con la mobilitazione”
A Palazzo Chigi nuovo confronto tra Governo e parti sociali sulle riforme e sui principali provvedimenti in materia economica e fiscale.
Meloni: “Non abbiate pregiudizi”
«Le scelte vanno fatte, quindi il punto è: vogliamo provare a fare insieme queste scelte? Mi piacerebbe avere un coinvolgimento che non fosse di pregiudizio, nell’interesse non del singolo ma della Nazione», ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell’incontro a Palazzo Chigi con le parti sociali sulle riforme e sui principali provvedimenti in materia economica e fiscale, rivolgendosi in particolare ai sindacati. «Se c’è una volontà reale di fare qualcosa si possono trovare le soluzioni giuste. Voglio provare a capire se nel merito vogliamo avere un approccio costruttivo pur nel rispetto delle differenze», ha aggiunto Meloni.
Cisl: “Buon incontro. Non si può stare con un piede ai tavoli e con l’altro in piazza“
“È stato un incontro molto importante, capitalizziamo due mesi di mobilitazione con cui abbiamo riannodato il filo del dialogo importante. È un buon inizio per un nuovo cammino di condivisione anche se resteremo e inchiodati ai tavoli per verificare la volontà di andare avanti”. Così il leader Cisl Luigi Sbarra al termine dell’incontro a palazzo Chigi. «La presidente del Consiglio si è impegnata ad attivare tavoli di confronto direttamente a Palazzo Chigi, in particolare su inflazione e politica dei redditi, si è anche impegnata a fare arrivare nelle prossime giornate convocazioni con tutti i ministri per riprendere il dialogo e il confronto sulla sanità, sulle infrastrutture, sulla previdenza, su salute e sicurezza, Mezzogiorno e Pnrr».
E poi una stoccata, forse diretta all’interno del mondo sindacale: «Bene la disponibilità dell’esecutivo a riprendere il confronto a Palazzo Chigi e nei ministeri. La Cisl sarà inchiodata alle trattative sapendo che non si può stare con un piede ai tavoli e con l’altro in piazza».
La Cgil non esclude nulla
La Cgil infatti è negativa. “Consideriamo importante il confronto di oggi che arriva grazie alle nostre manifestazioni: però nel merito risultati non ce ne sono ed è per questo che proseguiremo la mobilitazione”, ha detto il leader Cgil, Maurizio Landini al termine dell’incontro a palazzo Chigi. Landini ha ricordato che la Cgil ha già deciso insieme a tante associazioni che il 24 giugno ci sarà una manifestazione nazionale a Roma sulla sanità e sulla sicurezza sul lavoro, che è un tema centrale: «Decideremo tutto quello che è necessario senza escludere alcuna iniziativa», ha sottolineato.
«Il governo vuole discutere con noi a dei tavoli? Quante risorse metti in campo? Senza risorse le riforme non si fanno», ha detto Landini. «Deve essere chiaro quante risorse mette sul tavolo e dove le va a prendere», ha sottolineato Landini. «Poi il governo deve sciogliere il nodo se vuole o meno fare degli accordi col sindacato: per fare accordi vuol dire discutere delle piattaforme che abbiamo presentato», ha aggiunto.
La Uil: “Non abbiamo discusso nel merito”
“La presidente Meloni ha illustrato una serie di temi sui cui aprire confronto strutturale. Noi abbiamo apprezzato e dato disponibilità a un confronto. Ma oggi non abbiamo discusso nel merito. I temi che erano all’ordine del giorno sono stati in parte presentati dal presidente del Consiglio e su quelli stessi temi abbiamo illustrato le piattaforme unitarie. Ci riferiamo in modo particolare alle politiche salariali. Questo Paese ha un ritardo sui salari di almeno il 10% che ha perso per l’inflazione. Per noi questa è la prima emergenza”, dichiara il segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri all’uscita di Palazzo Chigi. Tra i temi affrontati, continua Bombardieri “c’è quello della precarietà e la sicurezza, abbiamo chiesto di discutere e approfondire le scelte della delega fiscale perché noi continuiamo a fare riferimento a quello che dice la Costituzione che parla di progressività e non di flat tax. Sulla riforma delle pensioni, pur dando la massima disponibilità al confronto, i precedenti non hanno dato grandi risultati, come nel caso della modifica di opzione donna sulla quale oggi non abbiamo avuto risposta”.
Il Governo e i sindacati
Il primo tavolo con i rappresentanti delle sigle sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confsal), presieduto dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni all’ordine del giorno aveva come temi riforme istituzionali, delega fiscale, inflazione, sicurezza sul lavoro, pensioni, produttività.
Per il governo partecipano il vice presidente del Consiglio, Antonio Tajani, il Ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Maria Roccella, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, il Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, il sottosegretario al Ministero delle Imprese e del made in Italy, Fausta Bergamotto, e il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli. Presenti i Segretari generali di Cgil, Maurizio Landini, Cisl, Luigi Sbarra, Uil, Pier Paolo Bombardieri, Ugl, Francesco Paolo Capone, Confsal, Angelo Raffaele Margiotta.
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