Milano
3:53 pm, 29 Maggio 23 calendario
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Trans picchiata, denunciati gli agenti

Di: Redazione Metronews
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Ha presentato formale denuncia contro gli agenti della Polizia locale per lesioni aggravate dall’abuso della pubblica funzione e dalla discriminazione, oltre che per tortura e minacce gravi, la trans 42enne colpita con calci e manganellate durante l’arresto il 24 maggio scorso. La denuncia è stata depositata stamani in Procura dal legale della 42enne.

Con la denuncia e dopo il referto medico che parla di una «ferita alla testa compatibile con una manganellata», l’inchiesta aperta dall’aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Giancarla Serafini per lesioni aggravate dall’abuso della pubblica funzione potrà andare avanti, non correndo più il rischio di decadere (a causa dei dettami della riforma Cartabia). Nelle prossime ore dovrebbero essere iscritti i nomi di almeno tre dei quattro agenti della Locale intervenuti, mentre l’agente donna, pur presente, non avrebbe preso parte al presunto pestaggio su cui indagano i pm.

Un frame del nuovo video consegnati ai pm

Nella denuncia il legale ha contestato anche l’aggravante che punisce i reati commessi «con le finalità di discriminazione etnica, razziale e religiosa». Secondo la donna e il suo legale, infatti, gli agenti si sarebbero accaniti su di lei in quanto transessuale.

La tortura viene contestata, invece, perché dopo il presunto pestaggio la donna «venne tenuta chiusa dentro l’auto dei vigili almeno 20 minuti», dopo che le avevano spruzzato «in faccia lo spray al peperoncino».

L’avvocatessa ha depositato ai pm anche un nuovo video girato col telefonino da un testimone, che riprende gli istanti successivi a quando la donna è stata ammanettata, ossia quando viene portata sull’auto della Polizia locale. Sempre stando alla denuncia, l’accusa di minacce gravi riguarda presunte frasi urlate dai vigili prima di raggiungere la donna che stava scappando da via Castelbarco a via Sarfatti, ossia, ha spiegato dal legale, espressioni come «ti ammazziamo».

L’avvocatessa già nei giorni scorsi aveva spiegato: «Ha una brutta ferita alla testa col sangue raggrumato, compatibile con una manganellata, è sconvolta, triste, depressa, piange e non riesce proprio a rivedere il video che ha ripreso quella scena».

Il Pd chiede il codice identificativo per i Ghisa

Il consigliere comunale del Pd Daniele Nahum depositerà un ordine del giorno settimana prossima per chiedere al Comune di Milano di introdurre il numero identificativo per gli agenti di polizia locale e la dash cam, già in uso in 20 su 28 paesi europei. «L’ordine del giorno chiede di introdurre il numero identificativo per gli agenti e la bodycam – ha spiegato Nahum durante la seduta del Consiglio comunale – perché scene da macelleria come quelle che abbiamo visto non possiamo accettarle. Noi difendiamo il lavoro della Polizia locale ma questi abusi non si possono tollerare e chiediamo questo anche a tutela loro oltre che dei cittadini. In Europa sono 20 su 28 i Paesi che hanno l’obbligo di numero identificativo e bodycam per la Polizia. Noi come Comune possiamo agire sulla Polizia locale ed è giusto farlo per una città campionessa dei diritti umani come Milano», ha concluso.

29 Maggio 2023
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