Calcio
5:46 pm, 29 Maggio 23 calendario
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Spalletti conferma: «Lascio il Napoli, starò fermo un anno»

Di: Redazione Metronews
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«A volte per troppo amore ci si lascia. Ora non sono in grado di dare tutto quello che merita Napoli. Ho bisogno di riposarmi, mi sento stanco. Ho bisogno di staccare un po’. Non allenerò il Napoli o altre squadre, starò fermo un anno». Così l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti, ospite del premio MCL “Inside the Sport” organizzato dal Movimento Cristiano Lavoratori, con il patrocinio e supporto USSI, al Museo del calcio di Coverciano, conferma quanto annunciato ieri da De Laurentiissul suo anno sabbatico nella stagione 2023-2024.

Spalletti lascia il Napoli per stanchezza e… per la figlia Matilde

Ma perché Spalletti lascia? Lo spiega lui stesso: «A volte per amore si lascia… Alla mia età posso decidere di fare qualsiasi cosa. Quando si ha davanti una città come Napoli, che merita delle cose, bisogna domandarsi se siamo in grado di metterle a disposizione oppure no. Napoli non merita le cose normali, merita molto di più». E ancora: «Quando si va a Napoli bisogna vincere, alla fine del primo anno non lo abbiamo fatto e siamo stati anche po’ criticati, ma dopo lo scudetto uno si chiede se sia in grado di rifarlo». Da qui la scelta di fare «un passettino indietro», anche per dedicare più tempo alla figlia Matilde. «Ho bisogno di riposarmi perchè effettivamente mi sento un po’ stanco e ho bisogno di stare un po’ da parte. De Laurentiis giustamente ha raccontato quello che ci siamo detti alla prima cena dove ci siamo visti – ha aggiunto – ho iniziato io dicendo: “Quest’anno sto fermo”, e quindi non allenerò nè il Napoli, nè un’altra squadra. Era giusto che certe cose le dicesse la società».

Napoli gli mancherà. La ricetta di un trionfo

Di Napoli «mi mancherà un po’ tutto. Di questo me ne accorgerò quando la squadra andrà in ritiro oppure quando ci saranno le partite in cui giocherà il Napoli. Per il momento penso che mi mancherà un po’ tutto», ha evidenziato Spalletti escludendo ripensamenti: «Mi hanno insegnato fin da piccolino che si diventa grandi in base alle decisioni che si prendono e io per me ho sempre deciso io». Spalletti ha rivelato poi che «De Laurentiis aveva qualche dubbio sul paese di provenienza di Kvaratskhelia ma quando si va a completare una rosa si mettono i tasselli che mancano». «Giuntoli fa i nomi di chi ha visionato, alcuni si conoscono, altri si vanno un po’ a vedere, e su altri ci si fida, come Anguissa. Io su Anguissa mi sono fidato di Giuntoli che mi diceva sempre come fosse forte, ed è stato fortissimo – ha chiosato Spalletti – Kim lo abbiamo guardato, in quel momento lì avevamo due-tre opzioni, e avendolo visto ci ha convinto totalmente, ha anche margini di miglioramento incredibili».

La volontà di Spalletti era stata anticipata da ADL

La notizia era più che nell’aria. Era certa. Anche perché era stata preceduta da un’ammissione esplicita del presidente dei partenopei, Aurelio De Laurentiis. «Spalletti è una grande persona e un grande allenatore, ha fatto crescere una materia prima straordinaria. Se va via? Spalletti è un uomo libero, se viene uno e ti dice “io ho fatto il massimo, si è concluso un ciclo della mia vita, ho un altro anno di contratto ma preferirei avere un anno sabbatico”…che fai? Ti opponi? Io lo ringrazio e gli auguro il meglio». Così il presidente del Napoli campione d’Italia, aveva detto ieri, ospite di “Che tempo che fa”, trasmissione in onda su Rai 3. «Lo scorso giugno in una conferenza, dopo aver perso tanti giocatori il cui ciclo al Napoli per me era finito, un giornalista mi chiese “adesso cosa pensa di fare?” e io gli dissi lo scudetto. In quell’occasione – ha aggiunto il presidente – mi guardò male anche Spalletti».

La cena con il presidente: «Tutto chiarito…»

Le voci su un possibile addio di Spalletti al Napoli si inseguivano da tempo. Poi, dopo una cena con il suo presidente, sembrava che tutto fosse stato chiarito, nel senso di una soluzione positiva del “caso” e di una sua permanenza nella città scudettata. Invece, l’epilogo è stato un divorzio. Resta, per il Napoli, la gioia per un cammino trionfale, percorso con un mercato “sostenibile” inventato dal ds Giuntoli. Se ne andrà anche lui, alla Juventus.

29 Maggio 2023
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