Mourinho: «La Roma è senso di appartenenza»

José Mourinho ha creato una profonda empatia con l’ambiente Roma nel suo biennio da allenatore. Lo ha dimostrato anche nell’intervista rilasciata all’Uefa a due giorni dalla finale di Europa League contro il Siviglia: «La Roma è una città di calcio, è senso di appartenenza, è sentirsi parte di qualcosa».
Mourinho, la Roma, il suo futuro
Il portoghese non si preoccupa tanto della sua bacheca e del curriculum: «Non penso a quello che è successo prima, quel che è passato è passato, la mia filosofia e il mio segreto è guardare al futuro. Questa finale per me è una nuova finale. Io non penso più a quello che posso vincere, in questa fase della mia carriera penso al regalo che posso fare ai tifosi della Roma». E sul suo futuro: “La gente probabilmente pensa che io sia più anziano di quanto non lo sia davvero perché sono nel calcio da molto tempo e per i miei capelli bianchi, ma non lo sono tanto da chiudere il cerchio. Mi vedrete ancora per molto tempo».
L’empatia con i tifosi e i giocatori
Sul suo rapporto con la squadra e l’ambiente romanista in generale: «Non penso ci siano segreti, nel calcio come in qualsiasi altra cosa, ciò che conta di più sono i rapporti umani. Io l’ho detto anche ai miei giocatori, bisogna sempre dare tutto. Per questa ragione i tifosi della Roma ci rispettano e sono in grande empatia con noi. Lavoriamo duro ogni giorno per fare la storia del club, due finali europee consecutive le fanno solo i grandi club e spesso non ci riescono nemmeno. Per noi ha un grande valore esserci riusciti».
Intanto, prosegue la preparazione verso il Siviglia: la buona notizia è il recupero di Dybala.
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