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7:45 pm, 29 Maggio 23 calendario

Kosovo, feriti militari italiani

Di: Redazione Metronews
rischio di un coinvolgimento della Nato
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Scontri nel nord del Kosovo tra serbi e militari della forza di pace della Nato hanno coinvolto anche 11 militari italiani che sono rimasti feriti.

Gli scontri nel Kosovo

Gli incidenti sono avvenuti a Zvecan, circa 45 chilometri a nord di Pristina.

I militari italiani del contingente Kfor appartenenti al 9° reggimento Alpini L’Aquila sono rimasti feriti durante le operazioni di contenimento di violente manifestazioni nelle 4 municipalità del Nord del Kosovo.

I militari hanno riportato – riferisce lo Stato Maggiore della Difesa – ferite da trauma e ustioni dovute all’esplosione di dispositivi incendiari. Subito soccorsi dalle unità mediche di Kfor, sono stati messi sotto osservazione del personale sanitario che ne sta accertando le condizioni. Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, segue l’evoluzione della situazione.

Crosetto e Tajani

Il ministro della Difesa Guido Crosetto si è informato sullo stato di salute dei nostri militari e anche di quelli degli altri contingenti rimasti coinvolti negli scontri in Kosovo e resta «in costante contatto» con il nostro contingente cui ha subito formulato, per il tramite del comandante della missione Kfor, generale Angelo Ristuccia, gli auguri di “pronta guarigione”; il ministro – informa la Difesa – ha espresso «profonda vicinanza», condannando ogni forma di violenza ai danni della Kfor come della popolazione civile.

«I nostri militari continuano a impegnarsi per la pace – ha aggiunto Crosetto – Nessuno è in pericolo di vita, nessuno ha riportato lesioni gravi. Sono tutti del 9° Reggimento Alpini, sono stati trasportati in ospedale. Voglio rassicurare tutte le famiglie”.

Il vice presidente del consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, segue con grave allarme gli ultimi sviluppi nel Nord del Kosovo e in particolare gli scontri che hanno coinvolto la Missione Kfor della Nato, attaccata dai manifestanti nel comune di Zvecan.

Tajani ha telefonato al presidente serbo Aleksandr Vucic e al primo ministro kosovaro Albin Kurti ribadendo con forza che «ogni violenza e ogni provocazione deve cessare immediatamente: Kosovo e Serbia devono dare piena attuazione agli accordi che hanno sottoscritto grazie alla facilitazione dell’Unione europea. La violenza è inaccettabile. L’Italia vuole contribuire a raggiungere in tempi molto brevi una soluzione sostenibile nel Nord del Kosovo».

Al primo ministro Kurti Tajani ha sottolineato con fermezza l’assoluta necessità che le autorità kosovare si astengano da ogni avventata azione unilaterale che possa presentarsi come provocazione e pregiudicare in maniera irresponsabile la sicurezza, offrendo altresì i buoni uffici dell’Italia per facilitare il dialogo tra Pristina e Belgrado. Allo stesso tempo ha esortato il presidente Vucic affinchè la Repubblica serba eserciti immediatamente tutta la sua influenza sulle popolazioni coinvolte in questi giorni nei disordini. Tajani ha ribadito a entrambi la disponibilità dell’Italia a essere sempre più presente nei Balcani Occidentali, anche in funzione di ponte tra la regione e il resto dell’Europa.

La condanna della Nato

«La Nato condanna con decisione attacchi non provocati contro le forze Kfor nel nord del Kosovo che hanno provocato il ferimento di diversi fra loro», è stato comunicato ieri sul sito dell’Alleanza atlantica in cui non si precisa né il numero né la nazionalità delle vittime. «Tali attacchi sono totalmente inaccettabili. La violenza deve fermarsi immediatamente. Sollecitiamo entrambe le parti da evitare azioni che infiammino ulteriormente le tensioni e di impegnarsi nel dialogo», si precisa. Kfor «adotterà tutte le azioni necessarie per mantenere un ambiente sicuro e continuare ad agire in modo imparziale, come previsto dal suo mandato iscritto nella risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu 1244 del 1999», si conclude.

29 Maggio 2023 ( modificato il 30 Maggio 2023 | 15:29 )
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