Grandi bacchette alla Scala di Milano

Per la Scala sarà “l’anno dei grandi direttori d’orchestra”. Lo ha annunciato il sovrintendente della fondazione lirica milanese, Dominique Meyer, nel corso della presentazione della Stagione 2023-2024, parlando di “numero straordinario di grandi direttori” per ben quattordici titoli di opera in cartellone, nove balletti e tanti concerti. Il direttore musicale della Scala Riccardo Chailly inaugurerà la stagione il prossimo 7 dicembre con Don Carlo di Verdi e “dirigerà anche La Rondine di Giacomo Puccini e il concerto per il centenario della morte del grande compositore lucchese” con Jonas Kaufmann e Anna Netrebko, ha detto Meyer.

La stagione della Scala

Tra le bacchette celebri, il debutto scaligero di Kirill Petrenko, “per me uno dei più grandi direttori di questo tempo”, che dirigerà il ‘Rosenkavalier’. E ancora Riccardo Muti con la Chicago Symphony Orchestra, Michele Mariotti con il Guillaume Tell di Rossini con la regia di Chiara Muti, Daniel Harding con Turandot, Lorenzo Viotti con Simon Boccanegra e Michele Gamba con la Medéè di Cherubini con la regia di Damiano Michieletto, “opera che non è più tornata sul palcoscenico del Piermarini dopo le recite leggendarie della Callas, artista che celebreremo con una grande mostra che sta preparando il museo della Scala”, ha detto Meyer.

Infine, «ciliegina sulla torta, alla fine della stagione Christian Thielemann, il più grande direttore wagneriano, sarà in buca per il Rheingold, iniziando la grande avventura dell’Anello del Nibelungò, con la regia di Daniel McVicar. Thielemann – ha ricordato Meyer – ha già diretto alla Scala tre concerti l’anno scorso quando aveva cancellato il maestro Salonen. Avevo scoperto che era in vacanza in Italia e l’ho chiamato. Faremo La valchiria a febbraio 2025 con sei rappresentazioni, poi Sigfried dal 6 al 24 giugno 2025 e Il crepuscolo degli dei dal 1° al 17 febbraio 2026. Sempre nel 2026 faremo due volte L’Anellò al completo».