Milano
3:03 pm, 29 Maggio 23 calendario
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Accoltellamento a scuola, studente ricoverato in psichiatria

Di: Redazione Metronews
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È ricoverato nel reparto di neuropsichiatria dell’ospedale San Paolo lo studente di 16 anni che oggi ha ferito una professoressa nella sua classe all’istituto Alessandrini di Abbiategrasso. Inizialmente trasportato al San Carlo, dove è stato sottoposto ad alcuni accertamenti, il ragazzo è stato trasferito nel reparto di neuropsichiatria dell’età adolescenziale. La professoressa Elisabetta Condò, invece, è stata operata nel pomeriggio all’ospedale di Legnano per le lesioni da fendenti all’avambraccio destro. Per lei la prognosi è riservata, anche se la docente non è in pericolo di vita.

Le testimonianze

I due carabinieri che hanno arrestato il giovane, hanno raccontato che lo studente li attendeva in classe con la testa tra le mani. «Quando siamo arrivati nella scuola siamo entrati nell’aula con molta prudenza, perché la segnalazione era per un ragazzo armato di pistola, ma una volta messo piede nella stanza lo abbiamo visto in fondo, seduto, solo, con la testa fra le mani e le armi appoggiate sul banco», hanno riferito un vice brigadiere e un carabiniere scelto. «Era tranquillo – hanno aggiunto – lo abbiamo fatto alzare, gli abbiamo detto di inginocchiarsi e lo abbiamo ammanettato».

«Prima di colpire ha chiesto scusa»

«La prof si è chinata ed è arrivato lui da dietro che l’ha accoltellata», ha raccontato un compagno di classe dell’assalitore. «Prima di colpire ha detto scusa per quello che avrebbe fatto, ma nessuno di noi capiva – ha riferito -. L’ha accoltellata e subito dopo ha estratto una pistola, dicendo a tutti di uscire dalla classe. Io sono scappato subito via. La pistola era finta ma in quel momento ci sembrava vera».

«Sembrava non avere emozioni»

«Ho sentito urlare tutti, mi sono girato e ho visto che brandiva un pugnale, cominciando a colpire la prof da dietro, alla spalla, al braccio, senza urlare, senza dire niente, non era agitato, sembrava non avere emozioni», ha raccontato un altro testimone. «Poi ho visto che alzava una pistola, mentre la prof veniva accompagnata fuori dalla stanza, e sono scappato immediatamente insieme a tutti gli altri», ha aggiunto.

Parla il preside dell’Alessandrini

«Siamo tutti molto scossi. La nostra solidarietà va all’insegnante. La nostra preoccupazione va al ragazzo autore di un gesto inaspettato e alla classe che ha assistito», ha commentato Michele Raffaeli, il preside della scuola “Alessandrini” di Abbiategrasso, dove è accaduto il fatto. «È un episodio grave che ci aiuta però a capire quanto bisogno hanno i ragazzi di grande attenzione e di accompagnamento nel loro processo di crescita».

Le reazioni del governo

E, se il preside e i sindacati, si dicono preoccupati per le condizioni di lavoro e le necessità dei ragazzi la risposta del governo è incentrata sulla repressione. «Bisogna dire basta alle aggressioni, poiché le scuole devono essere luoghi sicuri e, nel contempo, riflettere sull’introduzione dello psicologo negli istituti. Soprattutto in un momento particolarmente difficile anche a seguito dell’emergenza Covid il disagio psicologico dei ragazzi nelle scuole è aumentato in maniera significativa», ha commentato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, in un video su Facebook. Valditara ha aggiunto poi: «Valutiamo anche l’episodio di oggi, ma certamente negli episodi gravi lo Stato dovrà chiedere direttamente anche il risarcimento del danno d’immagine, affiancandosi all’azione del docente, quindi costituendosi come parte civile nel processo».

Ha rincarato la dose, il ministro Matteo Salvini, che ha detto di auspicarsi «che l’autore del vergognoso gesto venga punito in maniera esemplare e sperabilmente rieducato».

29 Maggio 2023
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