Mourinho, l’ammonizione è un mistero alla Agatha Christie

L’ammonizione di Mourinho è un giallo. Una roba che se il calcio non fosse un gioco, bisognerebbe chiamare Agata Christie. La questione, messa in luce stamattina da Repubblica, è banale ma ha una sua logica.

Mourinho, una protesta sproporzionata

I fatti sono questi. Siamo al minuto 82 di Fiorentina-Roma. Il giovane Filippo Missori (in campo per permettere un ampissimo turnover) è a terra dopo aver subito fallo. Mourinho schizza dalla panchina, e come sottolinea Repubblica lo fa con un po’ troppa veemenza considerata la partita (un’amichevole o poco più, tra due squadre che tra una settimana si giocheranno Europa e Conference League). E poi l’entità del fallo, davvero lieve. Troppo lieve, per una reazione così.

Si accende quindi una discussione colorita con Vincenzo Italiano e parte del suo staff che il quarto uomo Gianluca Manganiello non riesce a calmare.

Un cartellino che gli farà saltare l’ultima di campionato

Per far tornare il portoghese in panchina ci serve una ammonizione. La quarta della stagione, ma soprattutto quella che gli costerà la squalifica in occasione di Roma-Spezia, ultima giornata di Serie A, che si giocherà all’Olimpico  dopo la finale di Europa League contro il Siviglia.

Ormai gli indizi su un addio del portoghese sono tanti, scrive sempre Repubblica. E quella di mercoledì potrebbe davvero essere la sua ultima in giallorosso. Gli ultimi indizi sono arrivati proprio da Firenze, con una squalifica voluta proprio per non presentarsi allo Stadio Olimpico il prossimo 4 giugno.

Che sia tutto vero o meno, lo si vedrà. Come nei finali alla Agata Christie, alla fine i nodi vengono sempre al pettine.