Carlo Amleto: “Ecco il mio disco da immaginare”

Musicista, comico e attore. Dopo il successo del Tg Zero su Zelig (su Canale 5), Carlo Amleto Giammusso, diventato virale anche sui social con milioni di views, oltre a essere ospite fisso dello show Bar Stella (su Rai 2) ed essere stato nel cast dell’Uno Maggio di Taranto, è appena uscito “Facciamo che io ero”, il suo primo album di inediti. Un disco in cui convivono tutte le sue anime artistiche: quella musicale, quella comica, che ha acquisito una maggiore consapevolezza e si è fatta adulta, nonché quella attoriale. Tutte e tre insieme danno vita a un lavoro originale, irriverente, ma allo stesso tempo di una profonda sensibilità, che vede come ispirazioni il teatro canzone di Giorgio Gaber, di Enzo Jannacci, e degli Elio e le storie tese.

L’ironia poetica di Carlo Amleto

Nei suoi pezzi, Carlo Amleto, esplora sempre in modo ironico e poetico (ma nel contempo semplice, perché “la musica deve restare di tutti”) i tanti temi e problemi della società contemporanea, creando immagini surreali come pubblicità di “biscotti normalissimi” (come dice il titolo di una delle tracce contenute nel disco), spartizioni di Stati come fossero figurine, pinguini che fanno la rivoluzione per la loro libertà (in “Pinguini per la libertà”), telegiornali che diventano canzoni (in “Tg 0”).
La sua musica, poi, vira dal blues al jazz, dal soul al funk, per approdare alla bossanova, a seconda dell’argomento trattato nel testo.

Come descriverebbe “Facciamo che io ero”?

«Il mio è un album che vuole mettere insieme ironia, recitazione e musica, sperimentando quello che si definisce teatro canzone. Lo definirei, quindi, un disco che certamente ha bisogno di essere visto attraverso lo spettacolo, oppure immaginato dall’eventuale ascoltatore».

L’album contiene varie collaborazioni. Con chi vorrebbe duettare in un futuro prossimo?
«Ho tanti artisti che mi piacciono molto e stimo, ma per collaborare bisogna secondo me conoscersi e vedere se si è in sintonia soprattutto umanamente. Sicuramente i due artisti con cui mi piacerebbe fare qualcosa sono Samuele Bersani e Daniele Silvestri, mi piacciono molto anche Fulminacci e Marco Castello. In questo disco ho collaborato con Pier Cortese con il quale abbiamo scritto e prodotto il disco, spero di continuare a lavorare con lui in futuro. Inoltre, all’interno dell’album, è presente un featuring con Eugenio Cesaro degli Eugenio in Via di Gioia, gruppo che stimo moltissimo e con i quali trovo tanta sintonia».

Nuovi progetti in vista?
«In questo momento sto girando Bar Stella, il programma di Stefano De Martino su Rai 2, insieme ai Contenuti Zero. Dopo l’uscita del disco uscirà anche lo spettacolo che porterò in giro per l’Italia».