ucraina
5:03 pm, 25 Maggio 23 calendario

Prigozhin nel mirino degli 007 ucraini: “Cerchiamo di ucciderlo”. Ma anche Putin è un obiettivo…

Di: Redazione Metronews
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Il presidente russo Vladimir Putin e il fondatore del gruppo di mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin sono ufficialmente nel mirino dei servizi di Kiev.

Obiettivo Prigozhin…

Sono questi infatti i nomi eccellenti in pole position nella lista ucraina delle persone da uccidere. Obiettivi che gli uomini di Kiev stanno attivamente perseguendo, come ha rivelato il numero due degli 007 ucraini, Vadym Skibitsky, in un’intervista al tedesco Die Welt.  Alla domanda su quale sia la sua relazione con Prigozhin, la risposta secca è stata: «Stiamo cercando di ucciderlo». La priorità “è eliminare il comandante dell’unità che ordina ai suoi uomini di attaccare”.

Yevgeny Prigozhin

Il fondatore del gruppo russo di mercenari Wagner ha già annunciato che i suoi uomini hanno cominciato a ritirarsi dai sobborghi di Bakhmut, nell’Ucraina orientale, lasciando le posizioni alle truppe di Mosca. «Stiamo ritirando le unità da Bakhmut. Da oggi alle cinque del mattino, 25 maggio, fino al 1 giugno, la maggior parte delle unità si trasferirà nei campi nelle retrovie. Stiamo consegnando le nostre posizioni ai militari», ha affermato Prigozhin in un video postato su Telegram.

…e obiettivo Putin

La missione di uccidere il leader del Cremlino invece non è facile e il soggetto è ben consapevole di essere una preda ambita, «rimane rintanato» ma «ora sta cominciando a tirare fuori la testa», ha proseguito Skibitsky, sottolineando tuttavia che anche quando appare in pubblico non si è mai sicuri che «sia davvero lui». La voce dell’uso di sosia da parte di Putin per evitare rischi e sviare minacce è nota quanto inaccertabile. Detto ciò, lo stesso presidente russo «nota che ci stiamo avvicinando sempre di più a lui», ha sostenuto il numero due degli 007 ucraini.

Vladimir Putin

Comunque l’assassinio del leader russo è visto come una priorità assoluta dagli 007 ucraini “perché coordina e decide cosa succede”.

All’inizio del mese, una settimana prima della Giornata della Vittoria, ricorrenza molto sentita in Russia, due droni hanno attaccato il Cremlino: sono stati abbattuti ma i detriti hanno fatto qualche danno senza tuttavia fare feriti. Putin non era presente nella residenza, si è affrettato a specificare il portavoce Dmitri Peskov, accusando Kiev di aver pianificato un attentato terroristico alla vita del presidente russo.

I droni sul Cremlino

Putin non teme solo gli ucraini, ma ha «paura di essere ucciso dalla sua stessa gente», ha aggiunto Skibitsky, assicurando che la lista degli obiettivi di Kiev è lunga: «Tutti dovranno rispondere delle proprie azioni». Tra questi, oltre a Prigozhin, ci sono il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, il capo di stato maggiore Valery Gerasimov, i comandanti delle unità russe schierate in Ucraina, ma anche il leader ceceno Ramzan Kadyrov, anche se quest’ultimo si è «reso conto che strategicamente il regime di Putin ha già perso», ha aggiunto.

Gli oligarchi

Alla domanda se anche propagandisti, oligarchi e civili vengano considerati bersagli dall’intelligence ucraina, Skibitsy ha risposto: “Siamo in guerra e questi sono i nostri nemici. Se una figura importante produce e finanzia armi, allora la sua eliminazione salverebbe la vita a molti civili. Secondo le convenzioni internazionali, questo è un obiettivo legittimo”.

25 Maggio 2023
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