3:41 pm, 23 Maggio 23 calendario

IL GALLERY HOTEL ART DI FIRENZE OSPITA ROBERTO PATELLA

Di: S.Puzzo
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L’hotel della Lungarno Collection torna a parlare di fotografia contemporanea per raccontare la fragile bellezza della natura e del corpo umano

Dal 25 Maggio, gli spazi del Gallery Hotel Art ospitano la mostra The volatily of being, una selezione di opere fotografiche di Roberto Patella a cura di Valentina Ciarallo, da un progetto di Mario Rescio, WiB Milano.

Lungarno Collection, con la sua spiccata attitudine artistica, torna con una nuova mostra fotografica che arricchisce la rosa di collaborazioni che sin dal 2012 il Gallery Hotel Art di Vicolo dell’Oro porta avanti, continuando a far da tramite nel dialogo creativo tra arte contemporanea, i fiorentini ed i suoi ospiti.

Colori vivi ma anche il bianco e il nero. Corpi insieme a nature morte. Immagini sature e dettagli in primo piano. Sono questi i tratti distintivi della fotografia di Roberto Patella che costruisce storie attraverso un mosaico di tasselli in cui ciascuna immagine esplora un nuovo intimo universo. In ogni scatto emerge il vissuto dell’artista che percepisce l’arte come un modo per ricercare se stesso e comprendere pienamente la condizione umana.

Patella, classe 1984, vive e lavora tra Milano e New York dove è nato, ma le sue origini sono italiane, di Altamura, entroterra pugliese, città natale dei suoi genitori. Un “dna” mediterraneo che lo lega costantemente all’Italia, traslato nel  tempo e sviscerato nel suo immaginario visivo. Si forma con Bruce Weber, regista e celebre fotografo di moda, famoso per rendere innocenti nei suoi scatti giovani corpi sexy. Patella esordisce con alcuni autoritratti: una ricerca introspettiva dell’io più intimo attraverso le figure dei suoi cari, amici, amanti o più semplicemente delle persone che incontra in modo del tutto casuale nel quotidiano. Sono le forme semplici e comuni a diventare i soggetti preferiti della sua indagine: lo stelo appassito di un fiore, un bicchiere di vetro, la piegatura di un foglio.

Patella instaura una “corrispondenza d’amorosi sensi” quasi “foscoliana” tra gli oggetti e i personaggi ritratti, dove il fattore umano diventa  dominante.

In Serruria Florida alias “sposa arrossita” la fragilità e bellezza della natura si rispecchiano nei corpi frammentati ritratti come quello di Christine, i cui colori vibranti ed eterei diventano manifesto di carnale sensualità. I nudi scultorei di Patella risultano terreni e al contempo estatici, dialogando tra loro attraverso una gestualità mai nevrotica ma che cela l’identità dei soggetti ridotti a pura carne; la complessità della natura, umana e non, in opere come Gregorio e Untitled si cela nei riverberi di luce e nei tenui chiaroscuri che rivelano nuove visioni, comprensibili e familiari. Si attinge ad un lessico figurativo comune che lo sguardo dell’artista poetizza solo esteticamente, mantenendo la sua immediatezza, scevro da condizionamenti esterni. L’artista immortala attimi vivi come l’immagine di un fiore solitario che in modo sequenziale scandisce il tempo con la sua caducità, mentre volti mascherati come feticci propongono una doppia identità.

Patella predilige l’analogico al digitale. La sua è una fotografia di ricerca interiore dove immagini percepibili e non, acquistano quel sapore di un vissuto contemporaneo. Per l’artista l’uso del digitale non corrisponde alla verità di colori, forme e riflessi che invece ritrova con il suo obiettivo catturando l’effimero presente e l’instabilità dell’essere in un gioco di piacevoli contrapposizioni. Il modo in cui la luce colpisce un corpo, accarezza la pelle, entra nelle pieghe della carne, delineando forme nuove, lo stimola costantemente. Un rimando alla natura e a una sessualità a cui allude semplicemente scegliendo soggetti come un vaso di vetro capovolto, un fiore di calla o corpi che convergono in geometrie umane. Ed è proprio la metamorfosi del corpo femminile e maschile, eterna ossessione della fotografia a stimolare l’esplorazione al confine dei limiti, suoi e degli altri.

The volatily of being

A cura di Valentina Ciarallo

da un progetto di Mario Rescio

Firenze, Gallery Hotel Art (Vicolo dell’Oro, 5)

dal 25 Maggio 2023

Ingresso libero

 

23 Maggio 2023 ( modificato il 24 Maggio 2023 | 12:58 )
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