Guerra in Ucraina
5:53 pm, 21 Maggio 23 calendario
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Bakhmut, Putin: «Riconquista totale». Zelensky: «È come Hiroshima»

Di: Redazione Metronews
Bakhmut riconquista totale
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Bakhmut, il presidente russo Vladimir Putin annuncia la «riconquista totale» della città ucraina. Il presidente Volodymyr Zelensky smentisce la presa integrale del luogo simbolo della resistenza, anche se le truppe ucraine ne controllano solo una parte insignificante. Poi commenta: «Le foto di Hiroshima mi ricordano Bakhmut. Non c’è assolutamente nulla di vivo, tutti gli edifici sono distrutti». Parole pronunciate proprio a Hiroshima, dove è un corso il vertice dei G7.

Bakhmut, Putin: «Riconquista totale». Zelensky: «È come a Hiroshima»

«L’operazione per stabilire il controllo su Artyomovsk (il nome russo di Bakhmut ndr) è stata completata». Lo ha  affermato in mattinata il ministero della Difesa russo. «La liberazione della città di Artyomovsk è stata completata a seguito delle operazioni offensive delle squadre d’assalto del gruppo Wagner supportate da artiglieria e aerei delle forze del Sud», ha affermato il ministero russo.

Le congratulazioni di Putin, l’amarezza di Zelensky

Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con i membri del gruppo Wagner e con i militari delle forze armate russe per la presa di Bakhmut. Lo riferiscono i media russi citando il servizio stampa del Cremlino.
«Vladimir Putin si congratula con le squadre d’assalto del gruppo Wagner e con tutti i militari delle unità delle forze armate russe che hanno fornito loro il supporto necessario e hanno coperto i loro fianchi per il completamento dell’operazione e liberare Artyomovsk», ha fatto sapere il servizio stampa del Cremlino. «Tutti coloro che si sono distinti saranno» insigniti di una onoreficenza statale, ha proseguito Mosca.

«A Bakhmut non c’è più niente, hanno distrutto tutti gli edifici. Per ora Bakhmut esiste solo nei nostri cuori». Così l presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando a Hiroshima, ha risposto alle domande dei giornalisti che chiedevano se le forze ucraine stessero ancora resistendo o a Bakhmut o se la Russia avesse preso la città. «Dovete capire che non c’è niente – ha detto il presidente ucraino – oggi Bakhmout è solo nei nostri cuori».

Nella città rasa al suolo i combattimenti vanno avanti

«I nostri soldati mantengono fortificazioni ed un numero di aree nella parte sudoccidentale della città». Lo ha dichiarato il portavoce dell’Esercito ucraino, Serhiy Cherevaty, ribadendo che Bakhmut non sarebbe caduta completamente in mano ai russi, come ha annunciato Vladimir Putin. Ammettendo che la situazione è critica, il portavoce ha poi spiegato che continuano pesanti combattimenti.

Riguardo poi alle parole pronunciate oggi ad Hiroshima da Volodymyr Zelensky sulla distruzione di Bakhmut, che erano state interpretate come un’ammissione della sua caduta, Cherevaty ha precisato: «Il presidente ha detto correttamente: la città è stata effettivamente rasa al suolo».

Kiev: «Una conquista inutile»

Anche in caso di conquista, questa non porterebbe nessun vantaggio militare o politico ai russi, ha poi aggiunto il portavoce, affermando che invece «questi si stanno comportando come se avessero conquistato Dnipro», riferendosi alla più importante città per la produzione dell’industria bellica nel sud est dell’Ucraina.

(Nella foto, soldati ucraini impegnati nella difesa di Bakhmut)

 

 

21 Maggio 2023
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