Mutui, il rialzo del tasso variabile potrebbe schizzare fino a oltre il 7%
I rialzi sul mercato dei mutui lasciano intravvedere il tasso variabile che supera quota 4,6% ma può schizzare fino al 7,47%. Lo rileva il Codacons sulla scia della nuova stretta ai tassi di interesse da parte della Bce di ulteriori 25 punti base lo scorso 4 maggio.
Il rialzo del tasso variabile
Per le categorie di mutuo più richieste in Italia e finalizzate all’acquisto della prima casa, i tassi variabili applicati dalle principali banche superano ormai abbondantemente quota 4,6%.
La migliore offerta sul mercato per un finanziamento pari a 125mila euro della durata di 25 anni, vede oggi il Taeg al 4,15%, pari ad una rata mensile di 650 euro, ma si può arrivare anche a pagare il 7,47% con una rata da 878 euro. Per un mutuo variabile da 150mila euro, sempre a 25 anni, il miglior tasso sale al 4,19% e la rata a 784 euro, ma molti istituti di credito applicano tassi compresi tra il 4,5% e il 4,8%. Più convenienti al momento i tassi fissi: per un mutuo da 125mila euro a 25 anni il miglior Taeg è del 3,25%, pari ad una rata mensile da 592 euro.
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