governo
1:26 pm, 11 Maggio 23 calendario

Giannini nuovo prefetto di Roma, Pisani Capo della polizia

Di: Redazione Metronews
condividi

“Complimenti e auguri di buon lavoro al prefetto Lamberto Giannini per la nomina a prefetto di Roma e al prefetto Vittorio Pisani per quella a Capo della polizia – direttore generale della pubblica sicurezza. Sono convinto che, grazie alla loro professionalità ed esperienza, sapranno svolgere al meglio i nuovi prestigiosi incarichi a servizio delle Istituzioni e dei nostri cittadini”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi al termine del Consiglio dei ministri.

“Sono certo, conoscendo le straordinarie qualità” di Vittorio Pisani e Lamberto Giannini che “la loro nomina contribuirà a rafforzare l’azione dello Stato sul versante della tutela dei diritti e della legalità. Sarò al loro fianco nel lavoro impegnativo a cui sono chiamati in questo delicato frangente, e rivolgerò particolare attenzione alle sfide che attendono la Capitale dove io stesso, dopo la mia esperienza di Capo di gabinetto del Viminale, ho svolto le funzioni di prefetto prima di assumere l’attuale l’incarico”.

Meloni: “Due servitori dello Stato di grande competenza”

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, invia «a nome del governo, i miei migliori auguri di buon lavoro al nuovo Capo della Polizia di Stato, Vittorio Pisani, e al nuovo Prefetto di Roma, Lamberto Giannini». «Abbiamo scelto – riprende – due servitori dello Stato di grande competenza ed esperienza che contribuiranno a rafforzare la sicurezza dei cittadini e la difesa delle istituzioni». «Siamo profondamente grati per il lavoro che la Polizia e le Forze dell’Ordine svolgono ogni giorno per mantenere l’ordine pubblico. A Vittorio Pisani e Lamberto Giannini – conclude – auguro un grande successo in questo nuovo e delicato incarico, per il quale potranno contare sul pieno sostegno del governo».

Giannini, Gualtieri: “Caloroso benvenuto”

“A nome mio e di tutta la città un caloroso benvenuto a Lamberto Giannini, nuovo prefetto di Roma. Ci incontreremo presto per iniziare un dialogo costante. Legalità, sicurezza e il bene della nostra comunità sono i nostri obiettivi condivisi. I miei migliori auguri di buon lavoro”. Così in un tweet il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

“Saluto e auguro buon lavoro al nuovo prefetto di Roma Lamberto Giannini, nominato quest’oggi dal Governo. Professionista di grande spessore, attivo già a Roma, saprà sicuramente dare il suo contributo alla città. Ci troverà disponibili e pronti a collaborare sui temi di sicurezza e legalità”, ha commentato la Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli.

Giannini

«Oggi è una giornata importante per il nuovo incarico ma anche per la Polizia Postale che celebra i 25 anni», ha detto Giannini.

Poliziotto da 34 anni,  il nuovo prefetto di Roma da ausiliario nel 1989, ha ricoperto tutti i gradi fino a capo della polizia direttore generale della Pubblica Sicurezza. Romano di 59 anni, Giannini si è laureato in giurisprudenza alla “Sapienza università di Roma” e, dopo aver prestato il servizio di leva come agente ausiliario della Polizia di Stato nel 1989, è stato vincitore di concorso per vice commissari. La sua prima assegnazione è stata a Torino, negli anni ’90 e ’91 al Commissariato Mirafiori. Nell’estate del 1991 partecipa a Bari alla gestione dell’arrivo di migliaia di profughi albanesi con la motonave Vlora. Nel 1992 torna a Roma assegnato alla Digos, ufficio che dirigerà dal maggio 2004 sino al luglio 2013, data in cui consegue la promozione a dirigente superiore e la nomina a direttore del Servizio centrale antiterrorismo della polizia di prevenzione. Direttore Centrale della Polizia di Prevenzione . Il primo ottobre 2016, assume la direzione del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo e viene nominato dirigente generale di Pubblica Sicurezza.

Come Presidente del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo è stato particolarmente impegnato nella valutazione e contrasto della minaccia del terrorismo di matrice radicale religiosa. Il primo maggio 2019 è stato nominato prefetto della Repubblica e il 2 gennaio del 2021 è a capo della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Dal 4 marzo del 2021 è capo della Polizia direttore generale della Pubblica Sicurezza. Una carriera, quella del nuovo prefetto di Roma, fortemente caratterizzata nella lotta all’eversione, al terrorismo interno ed internazionale: dalle Brigate Rosse negli anni ’90 con gli omicidi di Marco Biagi e Massimo D’Antona, ai terroristi di destra autori della strage di Bologna, al terrorismo integralista islamico nel luglio del 2005, aveva progettato di colpire in occasione del vertice G8, all’epoca in programma alla Maddalena. Da ultimo, ha diretto le operazioni che hanno portato alla cattura, in Bolivia, del latitante Cesare Battisti.

Pisani

Vittorio Pisani, catanzarese, 56 anni, a febbraio scorso era stato nominato prefetto e collocato fuori ruolo alla presidenza del Consiglio. Nel 2021 l’allora premier Mario Draghi e il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, gli avevano già affidato la vice direzione dell’Aisi. Dal 1999 al 2004 ha ricoperto l’incarico di funzionario coordinatore di indagini in materia di criminalità organizzata e di ricerca latitanti al Servizio Centrale Operativo della Polizia.
Sempre in prima linea nella lotta al crimine, dal 1990 al 1999, Pisani è funzionario responsabile di diverse sezioni investigative della Squadra Mobile di Napoli. Nel 1998 viene promosso per merito straordinario al grado di vice questore aggiunto per un’importante operazione di polizia giudiziaria nel contrasto alla camorra: la cattura dei capi latitanti della nota Alleanza di Secondigliano. Nel 2004 diventa capo della Squadra mobile di Napoli e diviene celebre per l’arresto dei boss superlatitanti dei Casalesi Antonio Iovine e Michele Zagaria. Una storia raccontata persino in una fiction Rai dal titolo ‘Sotto coperturà. In quegli anni il superpoliziotto finisce però sotto inchiesta per favoreggiamento e rivelazione di segreto d’ufficio, a causa delle dichiarazioni calunniose di un collaboratore di giustizia ed ex boss, Salvatore Lo Russo, che lo accusa di aver favorito imprenditori impegnati in attività di riciclaggio in alcuni ristoranti. Una vicenda che Pisani affronta a testa alta e senza cedimenti fino alla fine del lungo calvario giudiziario: saranno le sentenze, che lo scagioneranno da tutte le accuse, a scrivere la parola fine sul caso.
Nel 2016 viene così promosso al ruolo di dirigente superiore, con decorrenza dal 2011, cioè dall’anno dell’inizio della vicenda giudiziaria che lo aveva coinvolto. Successivamente viene assegnato alla Direzione centrale dell’immigrazione e polizia delle frontiere, quando al Viminale è ministro Matteo Salvini.

11 Maggio 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo