Torino
6:25 pm, 11 Maggio 23 calendario

Finti tecnici dell’acquedotto truffavano gli anziani

Di: Redazione Metronews
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Si qualificavano come tecnici dell’acquedotto e, una volta guadagnato l’accesso nelle case delle vittime, riuscivano ad ingannare gli anziani sottraendo loro oggetti preziosi e denaro. Questo il modus operandi emerso nel corso delle indagini che hanno portato all’arresto di tre persone nel comune di Carmagnola. I carabinieri dal Nucleo investigativo di Asti, supportati da personale del Comando Provinciale di Torino, del primo Reggimento “Piemonte” di Moncalieri e dai militari delle Compagnie di Villanova d’Asti e Canelli, hanno infatti dato esecuzione ad un’ordinanza di  custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il tribunale di Asti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un padre sessantenne e i suoi due figli trentenni, ritenuti responsabili di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti e rapine in abitazione in particolare in danno di vittime deboli quali le persone anziane.

Le indagini, attraverso faticosi servizi di pedinamento e osservazione, l’analisi di numerosi filmati di videosorveglianza, riconoscimenti fotografici e attività tecniche, nonché l’interrogatorio delle vittime nelle loro abitazioni, hanno permesso di identificare i tre presunti autori dei reati commessi con la tecnica del “finto addetto dell’acquedotto” : a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta, pesantemente truccata per incrementarne sensibilmente le prestazioni, hanno portato a segno numerosi colpi a partire dal 2022 non solo nel territorio piemontese, ma anche in altre regioni del nord. Sedici gli episodi contestati, commessi tra settembre 2022 e gennaio 2023 sul territorio piemontese, lombardo ed emiliano. Qualificandosi come tecnici dell’acquedotto, una volta entrati in casa, riuscivano ad ingannare le anziane vittime sottraendo loro oggetti preziosi e denaro. In alcuni dei sedici eventi è stato contestato il reato di rapina aggravata, in quanto gli indagati, durante l’azione criminosa, utilizzavano sostanze urticanti (sostanze alla capsaicina o simili) i cui effetti aggravano lo stato di vulnerabilità delle vittime.

11 Maggio 2023
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