Piemonte, differenziata all’82% entro il 2035
Nuovo obiettivo della Regione Piemonte sul fronte ambientale: portare la raccolta differenziata dei rifiuti all’82% entro il 2035.
Piemonte, differenziata all’82% entro il 2035
Via libera, a maggioranza, a Palazzo Lascaris al Piano regionale per la gestione dei rifiuti urbani e di bonifica delle aree inquinate. Gli step fissati prevedono per la percentuale di raccolta differenziata il raggiungimento del 70% al 2025, del 75% al 2030 e dell’82% al 2035.
Per quanto riguarda la produzione pro capite annua di rifiuti indifferenziati (quota attualmente attestata su 159 chilogrammi) gli obiettivi sono 126 chilogrammi al 2025, 100 chilogrammi al 2030 e inferiore a 90 chilogrammi al 2035. A questi si aggiunge l’obiettivo di produzione totale (differenziato e indifferenziato) pro capite di 448 chilogrammi al 2035.
Conferimento in discarica al 5% nel 2035
Per quanto riguarda la percentuale di conferimento di rifiuti in discarica, l’obiettivo finale è di scendere al di sotto del 5% nel 2035. Per l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati «con l’approvazione di questo piano si mette in salvaguardia la gestione interna dei rifiuti urbani. È un piano fondamentale per potenziare tutte le filiere dell’economia circolare nell’ottica dell’efficienza, dell’autonomia e della sostenibilità ambientale. Questi obiettivi e queste sfide – aggiunge – porteranno il Piemonte ad essere una delle regioni più virtuose d’Italia e d’Europa, attraverso il recupero di quasi la totalità dei materiali provenienti dai rifiuti prodotti. I rifiuti differenziati sono e saranno le nuove miniere di materiali, con grande risparmio economico per i cittadini ma anche un grande beneficio ambientale, azzerando praticamente l’uso delle discariche».
Fra le azioni previste dal piano, dunque, la contrazione graduale della produzione totale di rifiuti, l’estensione della modalità della tariffa puntuale, il progressivo miglioramento dei servizi di raccolta estendendo quella domiciliare, il cosiddetto “porta a porta”, la promozione del compostaggio domestico con l’obiettivo di portare a 110 kg l’anno pro capite la raccolta della frazione organica. Per il fabbisogno residuo di trattamento della frazione indifferenziata non ulteriormente riciclabile il piano prevede il ricorso al recupero energetico.
Cirio: «Prospettiva a lungo termine»
«Questo piano – conclude il presidente della Regione, Alberto Cirio – ha una prospettiva di medio-lungo termine, fino al 2035, con il raggiungimento di step intermedi previsti per il 2025 e il 2030 e prende in considerazione gli obiettivi nazionali ed europei da raggiungere soprattutto in tema di prevenzione della produzione di rifiuti, di raccolta differenziata, di riciclo e di riduzione del ricorso alla discarica».
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