Mario Baccini: «Un Patto di Governo per rilanciare Fiumicino»

Classe 1957, Mario Baccini è un politico di lungo corso. Già ministro della Funzione Pubblica e sottosegretario agli Esteri, è candidato sindaco nel comune di Fiumicino per il centrodestra.
Infrastrutture
I progetti dei nuovi porti turistico e commerciale sono occasioni di rilancio o rischiano di stravolgere il tessuto ambientale e quello economico legato alla flotta dei pescherecci?
«Dobbiamo partire da un concetto fondamentale che guiderà tutte le scelte politiche della mia amministrazione. La co-pianificazione. Questi progetti hanno senso e porteranno vantaggi se coinvolgeranno la cittadinanza e restituiranno servizi. Il porto commerciale migliorerà le condizioni della flotta dei pescherecci. Oggi è situata nel porto canale, in un punto a grande rischio per le imprese della piccola e grande pesca. Questo progetto andava pianificato meglio. Prevedo che la sua realizzazione porterà un afflusso di circa 350 mila persone all’anno. Ma le infrastrutture andavano pensate prima».
«Il Porto crocieristico è un’altra struttura per la quale ho chiesto più volte un confronto con sindaco e vicesindaco in consiglio comunale. Non l’hanno mai fatto. Però mi risulta che abbiano concesso l’autorizzazione in una pre-conferenza dei servizi. Non siamo contrari, ma a patto di realizzare opere e strutture che siano meno impattanti possibile con l’ambiente e con la città. In caso contrario Fiumicino e isola Sacra resterebbero intrappolate tra i porti commerciale e turistico e lo scalo aeroportuale, strette tra viadotto, via dell’aeroporto e Ponte della Scafa, già oggi quasi impraticabili. Noi non vogliamo essere prigionieri, vogliamo essere gli artefici di queste opere, chiedendo ristori concreti in cambio della loro realizzazione».
«Questi progetti hanno senso e porteranno vantaggi se saranno governati facendo partecipare la cittadinanza e se restituiranno sevizi e infrastrutture. Il porto commerciale migliorerà le condizioni dei nostri pescherecci, oggi situati nel porto canale, in un punto a grande rischio per le imprese della piccola e grande pesca».
Lavoro
Il territorio comprende ampie aree agricole. Come modernizzare un comparto così importante?
«Fiumicino è forse il più grande comune agricolo d’Italia. Maccarese Spa è la prima azienda agricola in Europa e sta già facendo ricerca e sviluppo. Poi c’è il comparto di Tragliata, Tragliatella e Testa di Lepre, centri di allevatori e produttori di latte. La mia amministrazione intende lavorare al fianco delle associazioni di categoria, che non è sinonimo di inquinamento, ma una risorsa: l’alternativa sono la desertificazione delle nostre campagne o, peggio, la cementificazione. Su questo noi vogliamo garantire una continuità generazionale. È fondamentale inoltre promuovere la ricerca e lo sviluppo con le università, che potranno essere ospitate sul nostro territorio con una vocazione veterinaria e agraria. Finora Fiumicino non ha prodotto nessuna idea in questo senso».
Ambiente
La costa vanta centri importanti come Fregene. È possibile rendere più attrattivi anche altri tratti sul litorale?
«Abbiamo 24 km di costa, che sono una ricchezza naturale, e abbiamo il Tevere. Parliamo di “Economia del blu”, che è stata finora mortificata. Uno dei grandi progetti che realizzeremo è il Waterfront, per rilanciare il turismo e il ricollegamento di tutto il litorale di nostra competenza. In parallelo dobbiamo rilanciare l’Agenzia per il turismo comunale per il nuovo brand Fiumicino. Abbiamo la più grande area archeologica del Lazio, più grande anche di Ostia Antica. Abbiamo il porto Claudio e il porto di Traiano. Fiumicino non è una periferia di Roma, non è la succursale dell’aeroporto, ma è una grande città che vanta 85 mila abitanti e che nei prossimi anni arriverà a 100.000. Oggi Fregene è nel degrado: firmerò il Manifesto per Fregene, promosso dai suoi cittadini per il suo rilancio. Bisogna riportarla ai fasti della dolce vita. Oggi la pineta monumentale in decadenza. È fondamentale la tutela del verde, ma con persone competenti. Mi risulta che l’attuale amministrazione abbia speso migliaia di euro in palme, che poi non sono state innaffiate e che oggi stanno morendo».
«Abbiamo 24 km di costa, che sono una ricchezza naturale, e abbiamo il Tevere. Parliamo di “Economia del blu”, che è stata finora mortificata. Uno dei grandi progetti che realizzeremo è il Waterfront, per rilanciare il turismo e il ricollegamento con bus e metropolitana leggera di tutto il litorale di nostra competenza».
Trasporti
Fiumicino ospita il più importante hub aeroportuale d’Italia. A parte i collegamenti con la Capitale si può migliorare la rete del Tpl nel territorio e con la vicina Ostia?
«Si può e si deve migliorare. Voglio segnalare che Fiumicino non ha più la ferrovia (Fs) con il centro della città. È stata tolta per servire Il “Leonardo Da Vinci». Credo che l’aeroporto debba ristorare i danni che crea alla nostra città in termini di inquinamento, di barriere e di utilizzo di suolo. Adr fa utili e cresce, è giusto che restituisca qualcosa alla cittadinanza. Sul Tpl è necessaria una metropolitana leggera che colleghi l’hub al centro di Fiumicino È un’opera realizzabile attraverso i fondi del Pnnr, in sintonia con Regione e Governo. Il trasporto pubblico su ferro e su gomma può ricucire Fiumicino fino alla parte nord dell’Aurelia, favorendo anche l’intermodalità. Fiumicino può fare concorrenza a città come Miami, ma bisogna pensare in grande. Abbiamo un Piano regolatore varato per un Comune che contava 40mila abitanti. Oggi sono 85 mila. Per migliorare trasporti, offerta turistica, lavoro e investimenti mi faccio garante di una sintonia tutta da sfruttare con Regione e Governo».
Istruzione
Il comune di Fiumicino copre un’area di oltre 220 km quadrati, eppure molti studenti frequentano istituti fuori dal territorio. Come rendere più attrattiva l’offerta nei confini del comune?
«Usando la testa e la buona politica. Guardando i dati Istat sappiamo che Fiumicino è in controtendenza demografica rispetto a molti altri comuni. Cresce di circa 800-1000 persone l’anno. Di conseguenza aumenta anche la popolazione scolastica. La politica non ha fatto molto: oggi andiamo verso il rischio di fare i doppi turni nelle classi. Molti studenti trovano ospitalità a Ladispoli o a Ostia. Prima di costruire nuove scuole occorre programmare e fare progetti coerenti con quello che davvero serve. Se il Comune non riesce a dire all’Area metropolitana cosa serve e non riesce e fare progetti, ci troveremmo a chiedere alla parrocchia di turno se ci presta qualche aula. Stanno prendendo soldi tutti dal Pnrr tranne Fiumicino. Una città che abbia una dignità e vuole alzare la testa sotto tutti gli aspetti, deve avere a cuore la cultura e la formazione del vero capitale umano che sono i nostri ragazzi».
«Da parte mia voglio iniziare una procedura per intercettare tutte le risorse disponibili che vengono dal Governo, dall’Europa e dalla Regione, con uno staff di progettazione molto efficace e con una programmazione altrettanto efficace, secondo i bisogni e le proiezioni di crescita della nostra città. L’obiettivo è realizzare un’edilizia scolastica moderna, puntando alla sostenibilità, che deve animare ogni scelta politica, anche in vista del Giubileo e, si spera, di Expo 2030. I collegamenti con il governo e la Regione saranno fondamentali, ma sarà fondamentale anche una nuova capacità di ridisegnale la città con il nuovo Patto di Governo che sto spiegando in questa campagna elettorale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA