Talenti, spari in strada per allontanare i rapinatori
Momenti di paura a Talenti, in via Ettore Romagnoli: spari in strada per allontanare i rapinatori. È la versione che due fratelli imprenditori hanno fornito ai carabinieri. Il tentativo di rapina è avvenuto intorno alle 17:20 tra piazza Carlo Talenti e via Romagnoli, vicino allo “Zio d’America”.
Talenti, spari in strada per allontanare i rapinatori
I due fratelli, entrambi imprenditori, viaggiavano su un Suv Mercedes quando all’improvviso si è affiancato loro uno scooter con due uomini a bordo. Entrambi avevano calati sul viso dei caschi integrali. Uno dei due all’improvviso ha infranto il vetro dello sportello posteriore destro, probabilmente per arraffare un borsone sistemato sul sedile.
I fratelli hanno fermato l’auto e uno di loro e sceso impugnando una pistola, regolarmente detenuta. L’uomo ha sparato in aria per mettere in fuga i due sconosciuti in scooter, ed è riuscito nel suo intento. I presunti rapinatori sono fuggiti, riuscendo a dileguarsi.
L’eco dello sparo in mezzo al traffico, vicino ai tavolini di un bar dove alcuni avventori stavano consumando l’aperitivo, le imprecazioni dei fratelli e il rombo dello scooter hanno lasciato col fiato sospeso tutti. In pochi minuti il centralino del Nue 112 è stato preso d’assalto. Sul posto sono accorse diverse gazzelle dei carabinieri. Nonostante un’ampia battuta nel quartiere non c’era più traccia delle due persone fuggite.
Sul caso indagano i militari della Compagnia di Montesacro e della Stazione di Talenti. Gli investigatori hanno ascoltato la versione dei due imprenditori, mentre i colleghi della VII sezione del Nucleo investigativo effettuavano i rilievi scientifici. Sull’asfalto hanno rinvenuto il bossolo del proiettile sparato da uno dei fratelli. I militari hanno raccolto anche le testimonianze di alcune persone presenti. Qualche elemento utile lo potrebbero fornire le telecamere di sicurezza della zona.
Non è escluso che il borsone contenesse oggetti di valore e che i rapinatori ne fossero a conoscenza. I due fratelli hanno poi fornito la loro versione dei fatti in modo più dettagliato una volta accompagnati in caserma.
(Foto d’archivio)
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