Milano
3:29 pm, 27 Aprile 23 calendario
4 minuti di lettura lettura

Archiviata l’indagine Metropol. Ma per il Gip il fine era «finanziare illecitamente la Lega»

Di: Redazione Metronews
condividi

Benché «gli atti posti in essere erano inequivocabilmente diretti verso l’obiettivo finale di finanziare illecitamente il partito Lega», il Gip ha archiviato oggi l’inchiesta sul caso Metropol, ossia la presunta trattativa tra emissari della Lega Nord e personaggi politici russi per una compravendita di petrolio che avrebbe dovuto portare nelle casse del partito di Matteo Salvini circa 65 milioni di euro.

Secondo il Gip, «detti atti non possono qualificarsi idonei a raggiungere, almeno potenzialmente, lo scopo, non essendosi conclusa non solo la fase finale di destinazione di una certa percentuale» alla Lega, «ma neanche l’operazione principale di compravendita» di petrolio. Per il giudice, cioè, la compravendita non si è concretizzata, quindi non è stato commesso alcun reato.

In definitiva, scrive il gip accogliendo le richieste dei pm, «non essendosi perfezionate neppure le prime fasi della trattativa (l’acquisto dei prodotti petroliferi da una società russa da parte di Euro IB e la rivendita a ETS, o ad altra diversa entità, ad un prezzo superiore), l’intera operazione rientra in un proposito criminoso non costituente reato».

Trattativa bloccata dalle rivelazioni giornalistiche

Del resto, a bloccare l’accordo il fatto che alcuni cronisti de “L’Espresso” abbiano registrato e reso pubblico l’incontro avvenuto nell’hotel di Mosca il 18 ottobre 2018, tra il presidente dell’associazione LombardiaRussia Gianluca Savoini (intimo di Salvini), l’avvocato Gianluca Meranda, l’ex bancario Francesco Vannucci e tre presunti intermediari russi. Scrive infatti il gip che le trattative «non hanno avuto sviluppi stante la divulgazione a mezzo stampa delle trattative in parola».

Le autorità russe non hanno risposto alle rogatorie

L’archiviazione, scrive infine il Gip, deriva anche dalla mancata risposta alle rogatorie della procura da parte delle autorità russe. «L’impossibilità di identificare con precisione i soggetti russi coinvolti nelle trattative descritte e le cariche pubbliche rivestite dagli stessi a causa della mancata risposta della Russia alla rogatoria già prima dell’inizio della guerra in Ucraina», e «l’ancora maggiore improbabilità di ottenere una risposta a seguito del conflitto, non consentono di formulare una ragionevole previsione di condanna degli indagati per il reato di corruzione internazionale».

L’esultanza della Lega e di Salvini

Immediata l’esultanza degli uomini della Lega, a partire dal ministro Matteo Salvini, che su Twitter ha postato: «Archiviata l’inchiesta sui presunti fondi russi del caso Metropol. Adesso aspettiamo le scuse di tanti, e prepariamo le querele per molti».  Per i legali degli imputati Meranda e Vannucci «si mette la parola fine dunque ad una vicenda dai tratti squisitamente giornalistici e certamente priva di rilevanza giuridica».

27 Aprile 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo