Playoff NHL ’23: la notte dei corsari
Tutte vittorie in trasferta nei quattro match della scorsa notte, e quasi tutte di larghissima misura. Rangers e Jets ne fanno 5, i Lightining addirittura 7, ma la vera sorpresa è il 3-1 dei Seattle Kraken, la prima vittoria nei playoff della loro storia. Da domani si passa a gara due.
WESTERN CONFERENCE
COLORADO AVALANCHE – SEATTLE KRAKEN: 1-3 (0-1)
Non era difficile prevedere una partenza a tutto gas dei Seattle Kraken, senza nulla da perdere dopo aver già scritto un pezzo di storia della franchigia, conquistando la prima qualificazione alla postseason. Eppure i campioni in carica di Colorado sono crollati piuttosto male, sodffrendo il pressing in impostazione e sprecando molte occasioni nate da uscite approssimative della difesa dei Kraken, salvata spesso dalla prestazione superlativa del suo portiere, Grubauer. Neppure 3′ e mezzo di gioco e Seattle passa in vantaggio, con un errore in uscita degli Avalanche subito punito da Tolvanen. Passano 9′ e la partita pare rimettersi sui binari giusti per i padroni di casa, che pareggiano grazie a uno stupendo assist di MacKinnon che pesca nel traffico Rantanen che insacca. È il momento migliore per gli Avalanche, che sembrano prendere il controllo del match ma che invece, dopo 1’20” del secondo periodo, si fanno sorprendere da una transizione veloce dei Kraken, conclusa in rete da Wenneberg. Gli Avalanche si buttano avanti, colgono anche una traversa, ma si scontrano sempre sulla serata d’oro di Grubauer, fino ad incassare la rete del ko, a 16′ dalla fine, con Geekie bravo a sfruttare un disco recuperato dai compagni dietro la gabbia. C’è ancora tempo per un altro palo degli Avalanche, ma ormai la partita è persa.
VEGAS GOLDEN KNIGHTS – WINNIPEG JETS: 1-5 (0-1)
Rientra forse nel fascino imperscrutabile dei playoff il fatto che il ventunesimo attacco della regular season segni cinque reti in trasferta all’esordio, entrando come lama nel burro nella difesa solitamente robusta di Vegas. Questa è stata, in brutale sintesi, gara 1 tra Vegas e Winnipeg, giocata a ritmi molto sostenuti ma con una nettissima prevalenza offensiva dei canadesi. Il primo periodo si chiude a reti inviolate, ma è già battaglia, con un paio di mischie furibonde sulla linea di porta di Vegas da cui i padroni di casa escono in qualche modo. Il secondo periodo inizia ancora con i Jets all’assalto, che trovano subito il vantaggio dopo 1’24”, con Connor che insacca il puck con uno splendido tiro al volo. Non passa neppure un minuto e Winnipeg raddoppia, grazie a una sassata all’incrocio di Dubois, partito in contropiede. Vegas accusa il colpo, ma a 4’11” dalla seconda sirena trova la rete della speranza, in contropiede con Karlsson, pescato da un assist al bacio di Barbachev. Chi si aspetta un terzo periodo tutto di marca Knight si sbaglia, però: dopo 3’53” arriva il 3-1 Winnipeg segnato in mischia da Wheeler, poi negli ultimi 90″ ci pensa la doppietta di Lowry (la prima rete è in empty net) a rendere la serata di Vegas davvero da dimenticare.
EASTERN CONFERENCE
TORONTO MAPLE LEAFS – TAMPA BAY LIGHTNING: 3-7 (0-1)
Sei reti in power play nella stessa partita non sono certo una cosa frequente, ma se le due squadre si picchiano selvaggiamente fin dal primo secondo di gioco allora diventa fisiologico che ci sia sempre qualcuno in panca puniti. Tutte le ruggini tra queste due rivali si sono scatenate già da gara 1, regalandoci due terzi di partita di selvaggia intensità, con colpi più o meno proibiti ad ogni occasione, perfino a gioco fermo. Moltissime pause, quindi, che hanno finito per favorire Tampa, piena di vecchi leoni che magari vanno in difficoltà sul ritmo ma che quando c’è da giocare duro non sono secondi a nessuno. I Leafs sono caduti nella trappola della rissa, il tipo di gara meno congeniale per una squadra di talento e di ritmo. La partita: l’inizio è tutto degli uomini di Jon Cooper, che passano già dopo 1’19” con Bellemare in mischia, e raddoppiano poco dopo, 8’18” giocati, con Cirelli lesto a raccogliere un rebound sotto porta. Toronto è scioccata, impiega alcuni minuti a scuotersi, ma a 3″ dalla prima sirena deve incassare addirittura il 3-0, prima rete in power play della serata, di Nikita Kucherov. I Maple Leafs rientrano sul ghiaccio molto nervosi ma altrettanto determinati a non mollare il match, e la battaglia fisica si fa, se possibile, ancora più intensa. Toronto accorcia sull’1-3 con O’Reilly in power play, ben servito da Tavares, poi Samsonov tiene in vita i suoi con un miracolo su Perry. I Leafs resistono a un pesante power play di Tampa, poi ne hanno uno a loro favore e con un tiro di Nylander dalla media distanza riaprono il match sul 2-3, a 6’50” dalla seconda sirena. Ancora un power play per i Lightning e ancora una rete, con Point su assist di Kucherov (2-4 a -5’30”), quindi l’episodio chiave che indirizza definitivamente il match. Bunting colpisce con una gomitata alla tempia Cernak (che dovrà uscire), e gli arbitri comminano una major penalty, con 5′ di power point per i Lightning. La sciocchezza di Bunting costerà altre due reti ai suoi, con Tampa che prima segna il 2-5 con Perry in mischia e poi ancora il 2-6 con Point a 5 decimi di secondo dalla sirena. Nel terzo periodo gli animi si placano (leggermente), Toronto ci prova ma Tampa è una squadra troppo esperta per lasciarsi sfuggire di mano un vantaggio di quattro reti: arriva il 2-7 con Colton ed infine il gol della bandiera dei padroni di casa con Jarnkrok per il 3-7 finale.
NEW JERSEY DEVILS – NEW YORK RANGERS: 1-5 (0-1)
Per carità, siamo solo a gara 1 del primo turno, ma lasciateci dire che questi Rangers fanno davvero paura. Come previsto, appena sentita l’aria della postseason, i veterani hanno alzato il ritmo, offrendo una prestazione inarrivabile per gli ancora troppo acerbi talenti del New Jersey. I primi due periodi sono stati un autentico show degli ospiti, subito in rete dopo 5′ con Tarasenko, dopo 8′ una traversa, a metà periodo il raddoppio in power play, grazie a una deviazione sottoporta di Kreider su tiro di Fox. I Devils sono frastornati, e a nulla serve il break alla prima sirena: i Rangers riprendono il controllo della gara, e a 3′ dal secondo intervallo realizzano anche il 3-0 con Lindgren. La riscossa d’orgoglio dei Devils arriva all’inizio del terzo periodo, ma si schianta prima contro la bravura di Shesterkin e poi contro il palo. A 8’53” dalla fine Kreider e Fox concedono il bis per il 4-0, chiudendo ancora in power play lo stesso schema visto nel primo periodo. A 2’46” dal termine i padroni di casa trovano il gol della bandiera con Hughes, che trasforma il rigore concessogli per un hooking subito mentre era lanciato a rete, ma poco dopo, in empty net, i Rangers arrivano a cinque con Chytil.
Gianluca Puzzo – SportOne
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